Quando la Toscana era sommersa dal mare

Durante il laboratorio verranno mostrati: minerali, fossili, mandibole e denti di squalo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2019 18:13
Quando la Toscana era sommersa dal mare

C’è stato un tempo in cui la Toscana era in gran parte sommersa dal mare, un tempo geologico conosciuto con il nome di Pliocene che ebbe inizio 5,3 milioni di anni fa e si concluse circa 2,6 milioni dal presente.Appuntamento Sabato 13 aprile dalle 16.30 alle 18.00 presso IBS+Libraccio Via de’ Cerretani 16r. Seguirà un laboratorio con i Sabbiarelli e merenda con Natura Si

In quel periodo la Toscana era probabilmente costituita da una moltitudine di isolotti e da tratti di mare più o meno aperti dove si svilupparono ecosistemi diversi. Era un mare popolato da una grande varietà di animali, da semplici conchiglie che oggi troveremmo nei mari tropicali, a più di 30 specie di squali tipici dei mari di ogni latitudine, a cetacei di grandi dimensioni e di una importante varietà. Anche il clima ha conosciuto variazioni importanti, infatti, la prima parte del Pliocene, tendenzialmente conosciuta come una fase calda temperata, nel corso del tempo, progressivamente, lasciò il posto a faune marine più fredde. La testimonianza di questi eventi sono noti in Geologia ed in Paleontologia grazie ai resti fossili ritrovati nella campagna un tempo sommersa dal mare.

Il G.A.M.P.S. Scandicci, con taglio divulgativo, ripercorrerà la storia evolutiva del nostro territorio grazie allo scienziato ricercatore dr. Andrea Di Cencio e Simone Casati che negli anni ha scoperto un mondo che si trovava nascosto nei campi e nelle vigne che, milioni di anni fa, erano il fondale marino.

Simone Casati è un paleontofilo, divulgatore scientifico, nato a Firenze nel 1964. Dal 1998 si occupa di Paleontologia marina toscana, le sue molteplici scoperte in questo ambito, una su tutte la Balena fossile di Montalcino, hanno contribuito a scrivere nuove pagine scientifiche, ed hanno ispirato lo scrittore Giorgio Batini, nel suo ultimo libro dal titolo: “La Toscana delle Balene”.

Il G.A.M.P.S. (Gruppo Avis Mineralogia Paleontologia Scandicci) Scienze della Terra, custodisce nelle sale espositive un patrimonio mineralogico e paleontologico unico nel suo genere. Centinaia di reperti fossili ritrovati nella nostra campagna toscana offrono al visitatore la possibilità di tornare indietro nel tempo, quando, 3 milioni di anni fa, gran parte del territorio era sommerso dal mare. Balene, squali, delfini, granchi ed una moltitudine di conchiglie fossili rendono il museo un punto attrattivo per gli studiosi, le scolaresche e i visitatori provenienti da tutta la regione. Il museo è interamente autogestito dai volontari del Gruppo Scandiccese. La domenica pomeriggio ingresso libero alla mostra.

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