Pubblicità sui monumenti, Firenze tra affitti e conflitti

Restaurare il Battistero costerà due milioni di euro, l'Opera sperava di ottenere fondi dai privati

Antonio
Antonio Lenoci
22 luglio 2014 14:02
Pubblicità sui monumenti, Firenze tra affitti e conflitti

Due le proposte pubblicitarie finite nel vuoto: Expo 2015 e la mostra Equilibrium del Museo Ferragamo. Una ha ricevuto il via libera in ritardo, l'altra è caduta nel silenzio prolungato che ha fatto preoccupare l'Opera del Duomo tanto da richiamare Palazzo Vecchio e chiedere lumi. Una sollecitazione che avrebbe fatto innervosire Nardella - stando alle indiscrezioni riportate da Repubblica che hanno innescato la disputa sui monumenti.Effetti di Pitti e del foulard griffato Emilio Pucci? Firenze si è divisa sull'installazione scenografia che ha portato per alcune ore un tocco di colore in piazza, ma Pitti è così: tutto è permesso in quei giorni.

Disputa che si è consumata nelle stanze del governo fiorentino dove la Giunta creava i "Beautiful Five" ovvero i 5 monumenti di Firenze sui quali l'ultima parola spetterebbe al Comune.Risentita la replica dell'Opera che da anni si occupa di tutelare Duomo e Battistero e mai avrebbe pensato di vedere messo in discussione il ruolo di garante.Un ruolo super partes che però viene rivendicato immediatamente dalla Sovrintendenza: "Quello della pubblicità sui monumenti è un argomento molto controverso - ha dichiarato Cristina Acidini ai microfoni di Radio Bruno -perché si svolge al confine tra la convenienza e l'opportunità, credo che sia decisivo in qualsiasi caso il parere dell'ente di tutela".

Anche la politica si è mossa con le critiche sollevate ai danni di un'amministrazione che ha aperto, prima con Renzi ed oggi con Nardella, alla sponsorizzazione dei privati offrendo ed affittando i beni pubblici di valenza storica per allestire cene, convegni e cerimonie. Un vero e proprio listino che offre a chiunque la possibilità di regalarsi qualche ora di "sogno storico".“Come amministrazione comunale condividiamo lo sforzo per una città più bella e attraente per i fiorentini e per i turisti.

Su questo investiamo tantissimo, in termini di impegno e risorse. Lo ha fatto la giunta precedente, lo faremo più di prima, come illustrato anche in consiglio comunale dal sindaco Nardella durante la presentazione delle linee guida del programma di mandato. Proprio per questo motivo, il nuovo articolo del regolamento sulla pubblicità aumenta la tutela per le nostre cinque perle, Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, Duomo, Campanile di Giotto e Battistero, con un doppio obiettivo: da un lato quello di dare un doveroso messaggio di attenzione rispetto a un patrimonio di valore inestimabile, dall’altro quello di portare avanti un lavoro condiviso di valorizzazione di questo patrimonio. Non c’è nulla di cui dispiacersi, occorre un impegno comune in una direzione comune” così Giovanni Bettarini, assessore allo sviluppo economico e turismo, in risposta alle dichiarazioni del presidente dell'Opera del Duomo Franco Lucchesi.

Una cosa è l'affitto temporaneo, altra un contratto di pubblicità prolungato nel tempo, ad esempio i 18 mesi che avrebbe voluto stipulare l'Opera per coprire meno del 20% di superficie del Battistero per recuperare parte dei costi di manutenzione.Ma il Battistero rappresenta troppo per i fiorentini "un luogo di culto per eccellenza" è il pensiero che ha portato Nardella a decretare un regolamento ad hoc per Battistero, Duomo, Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio e Campanile di Giotto.

La piazza storica, il cuore culturale e religioso di Firenze attende la visita di Papa Francesco nel 2015, e se il Battistero non fosse pronto?Il rischio esiste secondo lucchesi che ha già fatto sapere di voler tentare altre strade, ma nel caso di impossibilità oggettiva rimanderebbe tutto sul tavolo delle istituzioni lasciando il restauro incompleto per mancanza di fondi.

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