Procura e Camera di commercio unite contro i reati ambientali

Firmato un accordo che permette l'accesso alla banca dati Mud sulla gestione e smaltimento rifiuti delle aziende

Stefania
Stefania Guernieri
03 ottobre 2014 15:17
Procura e Camera di commercio unite contro i reati ambientali
La firma del protocollo

FIRENZE - I reati ambientali sono tra i più pericolosi e difficili da scoprire. Attualmente, secondo il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo, sono almeno due, o forse più, le indagini aperte per reati di questo tipo. Sarà proprio per questo, per prevenirne ulteriori, che è stato firmato un protocollo d'intesa tra la procura, nella persona di Creazzo appunto, e il presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi. 

L'accordo prevede che la procura della Repubblica possa utilizzare, per un massimo di 5mila euro, la banca dati delle aziende in materia ambientale di cui dispone la Camera, la cosiddetta banca dati Mud: Modello unico di dichiarazione ambientale. 

Si tratta della principale fonte di informazioni dal 1996 ad oggi sulla produzione, gestione e trasporto dei rifiuti speciali e urbani a livello nazionale, istituita con la legge 70 del 1994. 

Approfondimenti

Questa banca dati permette di ricercare le dichiarazioni Mud obbligatorie presentate dalle varie aziende dal 2005 e di stampare visure ed elenchi. Sarebbero oltre 400mila ogni anno in tutta Italia le dichiarazioni presentate e presenti nella preziosa banca dati. 

L’accordo, primo in Italia, permette alla Procura della Repubblica di Firenze di accedere direttamente e completamente alla banca dati MUD gestita dalle Camere di Commercio con il supporto di Ecocerved. 

La banca dati, alla quale forniscono i dati 450mila soggetti (quasi 8mila solo in provincia di Firenze), contiene informazioni relative alla produzione e alla gestione dei rifiuti su tutto il territorio nazionale. Grazie alle modalità di ammissione avanzata riservate alle Camere di Commercio, la Procura potrà accedere direttamente alla banca dati MUD per ricercare le dichiarazioni presentate, consultare visure ed elenchi, con la possibilità di incrociare i dati con altri strumenti investigativi e verificare quanto dichiarato da produttori, smaltitori, gestori di discariche, impianti di recupero e aree di stoccaggio.“Il MUD è uno strumento utilissimo per coadiuvare le indagini di carattere ambientale - ha sottolineato Giuseppe Creazzo, procuratore della Repubblica di Firenze - perché rappresenta importante fonte di informazioni in merito a produzione, gestione, trasporto dei rifiuti speciali e urbani a livello nazionale.

In quest’ottica, il protocollo d’intesa con Camera di Commercio di Firenze rappresenta un passo significativo per migliorare l’attività investigativa”. “L’accordo va nella direzione di una più incisiva azione della Camera di Commercio di Firenze nella regolazione del mercato, per permettere dinamiche sane e sconfiggere quella concorrenza sleale che punisce le imprese e alla fine anche il consumatore”, ha aggiunto Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze, sottolineando che “proprio il tema della legalità è uno dei filoni sul quale si intensificherà l’azione dell’ente camerale nelle prossime settimane”.

Il protocollo firmato questa mattina prevede anche un corso di formazione agli addetti che in Procura si occuperanno di consultare la banca dati. 

Procura e Camera di Commercio si sono, infine, impegnate a proseguire il percorso di collaborazione per sfruttare anche altre banche dati camerali in materia ambientale, attivando nuove forme di cooperazione per prevenire i rischi derivanti da potenziali infiltrazioni criminali nel contesto imprenditoriale relativo alla gestione dei rifiuti.

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