Primo Maggio senza manifestazioni ma c'è voglia di celebrare

“Il lavoro in sicurezza, per costruire il futuro” è lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil. Il grande impegno dei sindacati confederali a garantire che nessuno sia lasciato indietro e che anche nella ‘ripartenza’ sia garantita sicurezza per chi lavora. Maratona televisiva di Arezzo Wave

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 aprile 2020 11:09
Primo Maggio senza manifestazioni ma c'è voglia di celebrare

Questo Primo maggio (domani, venerdì) cade nel contesto di un Paese ancora impegnato a contrastare un’emergenza sanitaria drammatica. Anche in Toscana non ci potranno essere manifestazioni, feste, raduni, nelle piazze e nelle strade di borghi e città.Cgil, Cisl e Uil non hanno rinunciato però a scegliere un tema, per dare il senso di marcia a questo Primo Maggio 2020: “Il lavoro in sicurezza, per costruire il futuro.”Uno slogan in linea con lo sforzo che i sindacati confederali stanno portando avanti da settimane, sia a livello nazionale che regionale e locale, per stare accanto a tutti i lavoratori alle prese con l’emergenza Covid, mettendo in campo gli ammortizzatori necessari, vigilando sulla sicurezza di chi non si è mai fermato, predisponendo protocolli di garanzia per chi, via via, riprenderà a lavorare.“Niente manifestazioni quest’anno, e ci dispiace tantissimo: ma la voglia di celebrare il Primo maggio è ancor maggiore perché questo maledetto virus è combattuto e sarà sconfitto proprio da chi lavora - spiega la segretaria generale di Cgil Toscana Dalida Angelini -.

In questa pandemia il lavoro è stato duramente colpito, da una parte; dall’altra, è grazie al lavoro di chi non si è fermato se questo Paese e la nostra regione sono ancora in piedi, decisi a farcela. Quanto successo rafforza il concetto su cui il sindacato si sgola da sempre: non può esserci lavoro senza sicurezza. Quanto alla cosiddetta Fase due, non si può tornare a ‘com’era prima’, perché ‘com’era prima’ non andava bene. Serve un nuovo modello di sviluppo sostenibile che rispetti in pieno l’ambiente, la sicurezza di chi lavora e la dignità di tutti, a partire dalle donne e dai più deboli”.“Anche senza comizi in piazza, il Primo Maggio è una giornata importantissima per tutti i lavoratori della Toscana – dice il segretario generale Cisl Toscana, Riccardo Cerza-.

Mai come adesso è importante rimanere uniti e riaffermare il valore del lavoro, della sua dignità, della necessità di lavorare in sicurezza anche in questo periodo in cui la pandemia ci ha costretti a chiudere aziende e a mettere in cassa integrazione migliaia di persone. La ripresa dovrà venire al più presto, con un intervento pubblico sostenuto; ma bisognerà anche cambiare, mettendo al centro della società non più la finanza e la rendita, ma il lavoro e l’uomo.”“Il Primo Maggio è la festa di tutti i lavoratori e in un momento di emergenza non può che essere dedicato a tutti, davvero tutti i lavoratori che sono in prima linea a sconfiggere il virus ma anche quelli che, con fatica e preoccupazione, sono tornati sul proprio posto di lavoro con dedizione e senso di responsabilità ma a cui va garantita la massima sicurezza - spiega il segretario generale Uil Toscana Annalisa Nocentini -.

Ma un pensiero va anche a tutti quei lavoratori, spesso donne, che in questi due mesi di lockdown con le scuole chiuse hanno dovuto farsi carico dei figli. E’ inaccettabile che il governo abbia concesso solo 15 giorni di congedo parentale, retribuito al 50 per cento. Con la previsione che accadrà lo stesso per i prossimi 2 mesi: è un sacrificio che le famiglie, e le donne, non possono permettersi di sopportare. Il governo si assuma la responsabilità di trovare soluzioni concrete”.

LE INIZIATIVE. Quindici ore di programmazione non-stop con il meglio del rock mondiale, dedicate ai 400 mila lavoratori della filiera musicale in Italia: è il Primo Maggio di Arezzo Wave, in onda su ArezzoTv, canale 214 del digitale terrestre, e sui social del festival a partire dalle 10 fino a tarda notte. Una vera e propria maratona televisiva suddivisa in quattro sessioni, cioè quattro “palchi virtuali”, che raccolgono le esibizioni di 134 artisti scelti sui più di 1500 che si sono avvicendati negli oltre trent’anni della storica kermesse. Non solo concerti di cult band, ma anche interviste, aneddoti e curiosità dal backstage in compagnia del patron Mauro Valenti, presidente della Fondazione Arezzo Wave Italia.

Dai Kraftwerk all’esordio italiano di Ben Harper; da leggende come Lou Reed, David Byrne e Sonic Youth alla grande musica nostrana con Jovanotti, Afterhours, Elisa, Gianna Nannini e Morgan. E ancora, Sinead O’Connor, Skunk Anansie, Fabri Fibra, Verdena, Elio e le storie tese, Levante e tantissimi altri.

«Dedichiamo questa maratona a tutti i lavoratori, in particolare a quelli dello spettacolo – dice Valenti – . Vogliamo esprimere la nostra vicinanza agli artisti e a tutti gli addetti ai lavori, più di 390 mila in Italia nella filiera della musica, comparto che con lo stop delle esibizioni dal vivo sta vivendo la crisi più difficile di sempre. Viva la musica, nella speranza di ritrovarci presto di nuovo tutti sotto al palco».

Dalle ore 10 alle 15 – Wake up stage

Youssou N’Dour, Afterhours, Noir Désir, Gnarls Barkley, Tonino Carotone, Le Luci della Centrale Elettrica, Carlinhos Brown, Apocalyptica, Mannarino, Leningrad Cowboys, Neffa, Fabri Fibra, Negazione, Manu Dibango, Yothu Yindi, Bomba Bomba, Elio e le Storie Tese, Michael Franti, Ivano Fossati, Paolo Nutini, Skunk Anansie, Skin con Cristiano Godano (Markene Kuntz), Alborosie, Caparezza, Carmen Consoli, Petra Magoni e Fausto Mesolella, Subsonica, Levante, Raphael Gualazzi, Kadebostany, Emis Killa, Giovanni Lindo Ferretti, Mau Mau, Gato Preto.

Interviste a Francesco Toldo e Adele di Palma.

Dalle 15 alle 20 – Psycho stage

Ben Harper, The Roots, DeWolff, La Rappresentante di Lista, Ministri, Chumbawamba, The National, Max Gazzè, Black Rebel Motorcycle Club, Caparezza, Yann Tiersen, Nina Zilli, Giuliano Palma, Fuel, Fandango, Noa, Mercan Dede, Stella, Emir Kusturica, Dubioza Kolektiv, Marky Ramone, Henry Rollins Band, Tricky, Moby, Nick Cave, Verdena, Jonny Clegg in video con Nelson Mandela, Miriam Makeba, Cypress Hill, LCD Soundsystem, The Kills, Bugo, Baustelle, Anthony & The Johnson, Sinead O’Connor, Elisa, Ani di Franco, Gianna Nannini, Caravan Palace, Fast Animals and Slow Kids, Daniele Silvestri, Paolo Nutini, Kaiser Chiefs, Lou Reed.

Intervista a Mixo.

Dalle 20 alle 1 – Main Stage

Afterhours, Ritmo Tribale, Casa del Vento, Negrita, Negramaro, Sonic Youth, Zen Circus, Dandy Warhols, David Byrne, Bandabardò, Moby, Ligabue, Jovanotti, Piero Pelù, Samuele Bersani, La Municpàl, The Good The Bad & the Queen, Mandi Diao, Mika, Vinicio Capossela, Editors, Brunori Sas, Max Romeo, Jimmy Cliff, Julian Marley, Modena City Ramblers, Boomdabash, Ska-P Morgan, Benny Benassi, Elio e le Storie Tese, Manu Chao con Manonegra, Paolo Benvegnù, Marina Rei.

Interviste a Luca de Gennaro (MTV), Giancarlo Caselli, Michael Lang (Woodstock).

Dalle 1 in poi – Elettrowave e non solo

Chemical Brothers, Placebo, Ok Go, Kraftwerk, Laurent Garnier, Groove Armada, Faithless.

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