Presi i rapinatori di Santo Stefano: 3 colpi in pochi minuti

Catturati nel loro “rifugio”: uno stabile abbandonato di via Bausi. La banda avrebbe colpito anche la sera di Natale. La Squadra di Polizia a cavallo delle Cascine a rischio chiusura, Parisi (FI) presenta interrogazione: «Insensato cancellare un presidio di sicurezza fondamentale per il parco Firenze»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 dicembre 2014 22:41
Presi i rapinatori di Santo Stefano: 3 colpi in pochi minuti

La mattina di Santo Stefano hanno messo a segno in pochi minuti tre rapine in strada: la POLIZIA li ha catturati nel loro “rifugio”. Al termine dell’operazione il Questore Raffaele Micillo si è congratulato con i poliziotti che hanno fermato questi episodi criminali seriali, individuando rapidamente i soggetti ritenuti responsabili. Si tratta di tre cittadini magrebini - un marocchino di 38 anni, un algerino di 31 e un tunisino di 28 - ora a Sollicciano in stato di fermo per rispondere dei reati in concorso di rapina aggravata continuata e ricettazione. Secondo quanto ricostruito dagli agenti al termine dell’operazione, la banda avrebbe colpito in stretta sequenza anche la sera di Natale. Ieri, pochi minuti prima delle 7.00, è arrivata al 113 la prima chiamata di una signora che in via dei Bardi aveva appena subito un tentativo di rapina da parte di tre uomini; dopo averla avvicinata in strada a bordo di un’autovettura di colore bianco i malviventi avevano provato a strapparle la borsa.

Le volanti si sono precipitate a soccorrere la malcapitata che fortunatamente, a parte un grosso spavento, non ha riportato lesioni. Ma dopo appena cinque minuti un’altra telefonata in Questura ha segnalato una seconda rapina in via Leopardi: questa volta andata a segno e con la vittima, una fiorentina di 46 anni, trascinata a terra dai suoi aggressori. La donna, visibilmente scossa, ha raccontato agli agenti di essere stata assalita alle spalle da un uomo che dopo averle strappato la borsa era fuggito con altre due persone.

sempre con un’auto bianca L’ultimo episodio criminale della serie si sarebbe infine consumato ad una fermata dell’autobus di via Ponte alle Mosse dove, intorno alle 7,15, una ragazza di 28 anni è stata afferrata alle spalle e scaraventata violentemente a terra da un cittadino straniero che le ha poi naturalmente rubato la borsa. Questa volta la vittima è riuscita anche a prendere la targa della vettura - una BMW bianca - sulla quale il rapinatore era fuggito, come negli altri due casi, insieme ai suoi complici.

Soccorse le parti lese (due delle quali, a seguito della caduta, hanno riportato lesioni rispettivamente con sei e cinque giorni di prognosi) gli uomini della IV Squadra Volante (della Questura di Firenze e del Comm.to Sesto F.no) hanno circondato la zona, stringendo il cerchio e tagliando ogni via di fuga ai criminali. In pochi attimi hanno individuato, parcheggiata in strada tra via Paisiello e via Mercadante, l’auto utilizzata dai rapinatori seriali: la macchina, con il cofano ancora tiepido, era stata rubata pochi giorni prima a Firenze.

Mentre le ricerche proseguivano intorno, in lontananza gli agenti hanno visto tre uomini che stavano correndo verso un edificio abbandonato di via Bausi. La POLIZIA li ha raggiunti e bloccati all’interno dello stabile recuperando gran parte della refurtiva, oltre ad una seconda auto rubata (una Hyundai coupè il cui furto era stato denunciato il 22 dicembre scorso) ed un telefono cellulare grazie al quale gli operatori sono risaliti ad una quarta vittima: una signora di 74 anni rapinata, con le stesse modalità, intorno alla mezzanotte della sera precedente, mentre passeggiava in via Giovan Battista Vico.

La refurtiva e le autovetture rubate sono state restituite ai legittimi proprietari, mentre per i tre cittadini magrebini, già noti alle forze dell’ordine e riconosciuti da tutti i testimoni, sono scattate le manette.Il Parco delle Cascine rischia di perdere anche l’ultimo importante presidio di pubblica sicurezza: dopo la soppressione della squadra a cavallo della Forestale e la chiusura della Caserma dei Carabinieri a cavallo il Governo pare ancora intenzionato a sopprimere anche la Squadra a cavallo della Polizia: «una decisione, quella del Governo, che rientra nelle misure di razionalizzazione della spesa pubblica ma che priva uno dei luoghi simbolo di Firenze di una presenza utile a garantire vivibilità e decoro all’interno delle Cascine e degli altri parchi cittadini», attacca Massimo Parisi, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, firmatario di un’interrogazione al Ministro degli Interni con la quale chiede di riconsiderare la decisione assunta dal Governo e scongiurare il rischio dello smantellamento della squadra. «Nonostante vi siano tanti capitoli di spesa su cui è possibile se non doveroso tagliare il Governo ha deciso una sforbiciata su uno dei settori che invece merita maggior tutela, a Firenze come altrove: la sicurezza.

La squadra a cavallo della Polizia – ricorda il deputato azzurro - grazie alla quale il Parco delle Cascine ha accresciuto le sue potenzialità e la sua attrattiva nei confronti di fiorentini e turisti, merita di essere salvaguardata e per la sua fondamentale funzione di presidio sul territorio, senza il quale le Cascine tornerebbero ad essere facile oggetto di degrado e abbandono urbano, e in ragione dello spreco di risorse già investite per l’alta specializzazione dei 17 operatori impiegati.

Sarebbe assurdo affidare a soli tre agenti della Polizia Municipale, peraltro concentrati soprattutto sulla viabilità, il compito di garantire i necessari livelli di sicurezza all’interno del Parco e nelle aree limitrofe», conclude Parisi. 

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