Prato: scritte razziste davanti alla chiesa della Resurrezione

Un cittadino ha segnalato l'episodio alla Polizia Municipale, che sta indagando sull'accaduto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 agosto 2016 01:01
Prato: scritte razziste davanti alla chiesa della Resurrezione

Brutto risveglio per i residenti di Prato, dove sul muretto della chiesa della Resurrezione e sulla sede stradale sono apparse scritte razziste e alcune svastiche fatte con lo spray. Le scritte, di chiaro contenuto xenofobo, sono indirizzate ai rifugiati che vengono ospitati nel territorio comunale. A denunciare l'accaduto è stato un residente della zona, che intorno alle ore 10.00 di ieri, ha telefonato alla Polizia Municipale, che ha subito inviato una pattuglia sul posto. Gli Agenti hanno verificato la presenza di una scritta sulla strada, fatta con spray di colore bianco, che riportava le parole "Welcome Refugees SS" con sotto una svastica di grandi dimensioni e una seconda scritta, fatta con spray di colore rosso, sul muretto della chiesa che riportava le parole "SS Negri No" con due croci uncinate accanto.

Gli Agenti, che indagano sul caso, hanno verificato la presenza di possibili testimoni e di telecamere che potrebbero aver ripreso gli autori del gesto. Nel frattempo è stata attivata Asm per cancellare le scritte e ripulire la strada.

"Chi ha scritto quelle cose non sa di cosa parla, ma gli autori devono comunque sapere che la retorica dell'odio verso tutto ciò che è diverso non vincerà mai. La nostra è e resterà una città antifascista e pronta ad adoperarsi per i più deboli e gli ultimi", ha commentato il vicesindaco e assessore alle Politiche per la cittadinanza Simone Faggi.

"Se l'Italia da una parte sta diventando un Paese sempre più sovraffollato e dall'altra non ci sono più le risorse per far fronte ai bisogni della nostra gente non possono dunque essere stanziate sempre più risorse per far fronte ai bisogni degli altri, dei clandestini -dichiara Alessandro Scipioni Segretario Provinciale della Lega Nord Firenze- Ormai questa non è più una questione di accoglienza temporanea, si tratta di una vera e propria invasione dei nostri territori, di una inammissibile appropriazione delle risorse che servono a garantire una vita dignitosa ai nostri indigenti, a garantire certezze per la vecchiaia dei nostri anziani ed un futuro per i nostri figli.

Non si può pensare di riempire Firenze e la sua provincia di clandestini. I veri bisogni che devono avere priorità sono quelli legati al fornire un welfare sano ed efficiente agli italiani. Una civiltà che antepone chi arriva oggi clandestinamente a chi è da sempre in Italia in maniera regolare e per legittimo diritto è una civiltà destinata a sparire. Se il Partito Indemocratico del signor Renzi pensa ad avvantaggiare questi irregolari alla Lega Nord interessa tutelare italiani, i toscani fiorentini".

‘Cinquanta profughi tra le ville vip. E anche Capalbio fa le barricate'. Questo il titolo comparso sabato sulla prima pagina di un quotidiano nazionale dopo la notizia che circa una cinquantina di profughi potrebbero essere ospitati in ville del centro. Secondo l'assessore alla presidenza e all'immigrazione Vittorio Bugli invece accogliere queste persone, in una realtà come quella di Capalbio, potrebbe essere un'opportunità di diventare esempio di accoglienza: "La vicenda che interessa Capalbio – dice Bugli - è comune a tante altre realtà toscane.

Posso capire che una cosa del genere possa creare qualche preoccupazione, però è altrettanto vero che in una situazione così complessa è opportuno che tutte le comunità diano il proprio contributo accogliendo nuclei non grandi di migranti, secondo la filosofia del modello toscano dell'accoglienza diffusa". Capalbio ha la fama di essere una località vip di villeggiatura. "Lo sappiamo bene – prosegue l'assessore - è una delle mete più esclusive toscane, ma sono sicuro che la popolazione, peraltro di elevato livello culturale e alte responsabilità sociali, ha tutte le caratteristiche per rispondere all'accoglienza, magari telefonando al numero telefonico creato dalla Regione per offrire accoglienza in famiglia, oppure mettendo a disposizione abitazioni sfitte o non occupate.

Sono altrettanto sicuro che il sindaco, persona dinamica e intraprendente, potrà lavorare insieme alla comunità per trovare soluzioni alternative se quella prospettata dalla prefettura, che peraltro non mi pare sia ancora definitiva, non trova gradimento. E se questo avvenisse credo troverebbe attenzione da parte del Prefetto". "Capalbio – conclude Bugli - in questa situazione ha una grande opportunità: anziché fare muro in un momento in cui tutti devono fare la loro parte, può diventare un bell'esempio e dare una risposta positiva.

Una pronta risposta dal basso, come mi sembra sia nelle corde anche delle cose dette dal Conte Caracciolo, sarebbe insomma un bel gesto di comunità che rinnoverebbe il concetto di accoglienza in un luogo che di accoglienza è vissuto e ha dato e preso tanto. Se questo non avviene si lascia spazio, a Capalbio come altrove, all'unica modalità possibile che è quella dei bandi purché sempre in un'ottica di accoglienza diffusa".

La Regione ha istituito da alcuni giorni il servizio "Accoglienza migranti", per registrare le disponibilità di accoglienza da parte di famiglie, privati cittadini e proprietari di strutture ricettive. Il numero telefonico al quale rivolgersi è 055/4383030 attivo da lunedì al venerdì ore 9.00-12.00 e il giovedì ore 14.00-17.00. Relativamente al periodo che va dal 28 luglio al 9 agosto sono arrivate 56 telefonate per l'accoglienza: 37 in famiglia e 34 in appartamento.

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