Prato, primo prelievo di organi a cuore fermo: sei donazioni in pochi giorni

Eccezionale maratona dei sanitari per salvare la vita ad altri pazienti: tra questi un bambino che ha ricevuto il fegato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2019 15:17
Prato, primo prelievo di organi a cuore fermo: sei donazioni in pochi giorni

Prato – Nei giorni scorsi all’Ospedale di Prato si è verificata una situazione eccezionale: sono stati individuati due donatori multitessuto in arresto cardiaco deceduti nei reparti di degenza, tre donatori di organi e tessuti deceduti in terapia intensiva in morte encefalica ed infine un donatore di polmone a cuore fermo deceduto in DEA/PS.

Nonostante la quasi contemporanea gestione della complessa procedura sanitaria da attivare in questi casi (dall’accertamento della morte all’attivazione della Commissione medica multidisciplinare e delle équipe chirurgiche per i prelievi fino al coordinamento dei trasferimenti degli organi) gli operatori e le strutture del Santo Stefano hanno reagito benissimo e l’esito è stato positivo: i sei donatori hanno permesso i trapianti in Centri regionali ed extraregionali in pazienti in lista d’attesa: quattro hanno ricevuto il fegato e tra questi un bambino di appena 6 mesi, due il rene; in due donatori è stato possibile prelevare anche i tessuti tra cui le cornee, i tessuti cutaneo ed osseo poi inviati alle Banche dei tessuti regionali per il relativo trattamento conservativo che permetterà in futuro di trapiantare altri dieci pazienti in lista di attesa per un tessuto.

Primo donatore a cuore fermo. Rilevante, per la particolare modalità, la donazione di un paziente di 45 anni il quale, deceduto per improvviso arresto cardiaco mentre era per strada, pur essendo stato prontamente trattato dal 118 e nonostante tutti gli sforzi profusi dal personale del DEA/PS, non è stato possibile in alcun modo salvare. L’attenzione si è quindi rivolta ad una possibile donazione di polmoni dando avvio a Prato, alla prima esperienza di prelievo di organi in donatore a cuore fermo. Il paziente era iscritto all’AIDO, com’è stato possibile verificare sul Sistema Informativo Trapianti nazionale e come confermato anche dai familiari.

Tutte queste circostanze hanno impegnato in maniera efficacie per la gestione dell’evento, il personale medico e infermieristico del DEA/PS, della Rianimazione, del Coordinamento locale Ospedaliero con il supporto esterno del Centro Regionale Allocazione Organi e Tessuti e del Centro Nazionale operativo in Roma. E’ intervenuta l’équipe chirurgica del Centro trapianti di Polmone di Siena che ha valutato il donatore e la funzionalità degli organi polmoni per un possibile trapianto.

Elevato livello organizzativo. Il dottor Alessandro Pacini, direttore della struttura donazioni organi e trapianti aziendale ha dichiarato: “l’ Ospedale Santo Stefano di Prato, è un presidio molto attivo nel procurement di organi e tessuti grazie alla particolare sensibilità alla donazione dei cittadini pratesi e all’elevato livello organizzativo dell’ospedale diretto dottoressa Daniela Matarrese, che è direttore anche della rete ospedaliera della AUSL Toscana Centro, dal coinvolgimento di tutti i reparti di degenza favorito dal costante impegno e professionalità del coordinamento ospedaliero donazioni diretto dalla dottoressa Sara Bagatti con il supporto delle infermiere Serena Caselli e Selenia Ceccotti”.

All’impegnativo percorso di donazione e trapianto dei sei pazienti hanno contribuito i medici e gli infermieri del DEA, diretto dal dottor Simone Magazzini e dalla coordinatrice infermieristica Tania Masolini, del 118 diretti dal dottor Rocco Giuseppe Caprino e dalla coordinatrice infermieristica Concetta Manzone, della Rianimazione diretta dal dottor Guglielmo Consales e dalla coordinatrice infermieristica Beatrice Bettazzi e dagli operatori del comparto operatorio diretti dalla coordinatrice infermieristica Donatella Granci.

L’Azienda ringrazia le famiglie dei donatori che aderendo alla volontà dei propri cari, hanno permesso di ritornare alla vita di molti pazienti.

La rete aziendale. Tutti gli Ospedali dell’Azienda USL Toscana Centro sono attivi nell’attività di procurement di organi e tessuti e nell’anno in corso si sta assistendo ad un aumento dell’attività di segnalazione rispetto al 2018, con una diminuzione complessiva del tasso di opposizione che si aggira sul 34%.

L'azienda raccomanda a tutti i cittadini di diventare donatori di organi utilizzando una delle modalità attualmente previste: dichiarazione al momento del rilascio/rinnovo della carta identità nei Comuni; dichiarazione presso i Distretti sanitari sedi di CUP; mediante l’iscrizione all’AIDO; compilando una dichiarazione e portandola con i propri documenti.

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