Peppe Voltarelli in concerto alla Dogaia

Al Prato Festival 2014, da un progetto del collettivo Teatro Metropopolare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2014 14:30
Peppe Voltarelli in concerto alla Dogaia

Ancora una settimana di tempo per prenotarsi al concerto di Peppe Voltarelli che si terrà nel carcere della Dogaia il 12 dicembre alle 20.30. E’ stata infatti prorogata al 21 novembre alle ore 12 la consegna dei documenti per potersi prenotare a questo eccezionale evento che vede protagonista l’artista calabrese nel suo nuovo concerto-spettacolo Il monumento. Il concerto, aperto al pubblico ma a posti limitati, inizierà alle 20.30, con ingresso al pubblico alle 20.

Per partecipare è necessario prenotarsi entro e non oltre le ore 12 del 21 novembre, inviando una mail a teatro@metropopolare.it indicando nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza, e allegando la fotocopia di un documento d’identità valido e recapito telefonico.

Lo spettacolo è il frutto di un progetto nato dall’impegno del collettivo Teatro Metropolare che da anni lavora all’interno del carcere maschile di Prato e che quest’anno l’assessorato alla cultura del Comune ha voluto inserire nel proprio programma del Festival di Natale.

Tredici canzoni che chiudono la ‘trilogia sull'identità’, iniziata con il suo esordio da solista nel 2007 con il CD Distratto ma però e proseguita con il fortunato Ultima notte a Mala Strana, Targa Tenco 2010 come migliore opera in dialetto. Uno spettacolo di teatro canzone in cui - non a caso - le linee guida sono i legami tra le persone, le fughe, le condivisioni, le separazioni, con il cantato sospeso tra italiano e dialetto calabrese. La consapevolezza che l'amore è un fatto comunitario, un diario collettivo, un mare grande con delle zattere sopra che cercano disperatamente di avvicinarsi tra loro.

Un canto politico di protesta che racconta di uomini disarmati ma maturi per nuove riflessioni. La canzone è una luce che rinfresca e che pretende di essere seducente; la parte testuale è ispirata a Il Caciocavallo di bronzo, romanzo autobiografico dello stesso autore calabrese, edito da Stampa Alternativa, dove il monumento al formaggio è un pretesto per raccontare in maniera ironica e surreale una Calabria fuori dagli schemi.

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