"Posti vuoti nelle RSA, ma le liste d'attesa restano e i posti di lavoro sono a rischio"

Palagi e Bundu (SPC): "Risposta al nostro question time che conferma tutti i problemi del sistema toscano delle RSA e delle ingiustizie di quello degli appalti". Un altro caso: “Il Comune lascia una donna senza un tetto sulla testa e neanche risponde?”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 ottobre 2020 17:31

"Ci risultano strutture RSA - dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune - che tengono spazi vuoti all'interno, a fronte di liste di attesa non esaurite. Possiamo comprendere la scelta di distanziare le persone e isolarle in caso di positività, ma abbiamo voluto chiedere se le istituzioni hanno dato indicazione di bloccare i nuovi ingressi. Ci è stato detto di no. Non è chiaro se ci sono problemi legati alle quote che dovrebbero arrivare dall'AUSL o dal Comune di Firenze, per la compartecipazione alle spese.

Quindi 136 persone che avrebbero diritto di uno posto in RSA oggi vedono negato il loro bisogno. Inoltre la situazione davvero assurda è che il personale impiegato da chi lavora nelle strutture rischia degli esuberi, nonostante lavori mettendo a forte rischio la propria salute. La loro retribuzione è infatti legata al numero di persone presenti, oltretutto con un minutaggio dedicato all'utenza del tutto inadeguato.

Ci sono quindi due soluzioni che devono essere adottate. Trovare nuovi spazi per esaurire le liste di attesa e procedere anche a nuove assunzioni. E nell'immediato migliorare i parametri di assistenza, con il personale che attualmente si trova in forte difficoltà per il minore salario.

Le RSA sono uno degli spazi di maggiore fragilità della nostra società. Investire sul lavoro e sui bisogni delle persone è l'unica risposta possibile". 

Ancora i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu sottolineano un altro problema: “La totale mancanza di rispetto verso il Consiglio comunale la dimostrano un Sindaco e una Giunta – spiegano – che scelgono di non venire a riferire in quello che dovrebbe essere luogo di riferimento della cittadinanza per quanto riguarda le tematiche più importanti.

Grave è la storia della donna lasciata senza un tetto, buttata fuori da una casa di Edilizia Residenziale Pubblica e lasciata per strada, ci risulta per volontà del Comune stesso, attraverso un intervento della Municipale.

I movimenti di lotta per il diritto all'abitare sono arrivati fin sotto Palazzo Vecchio per capire quali erano le spiegazioni di chi governa la Città. Nessuna. Troppa vergogna? Nessuna attenzione per i bisogni delle persone?

Avevamo detto che gli atti di indirizzo del Consiglio servono a poco se chi governa decide di ignorarli... Oggi ne abbiamo avuto una pessima conferma.

Lo riteniamo offensivo verso il funzionamento stesso delle istituzioni e della democrazia. Specialmente – concludono Palagi e Bundu – da chi ha sempre in bocca la parola legalità”.

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