​Poste Italiane verso nuovi tagli

Giurlani: “Toccherà di nuovo a zone montane? Mi auguro di no altrimenti ci mobiliteremo”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2014 16:39
​Poste Italiane verso nuovi tagli

Poste annuncia il nuovo piano industriale, e ritornano le preoccupazioni perché prevederebbe una razionalizzazione su due fronti: la chiusura di 500-600 sportelli sugli attuali 13mila. A questo si aggiunge il fatto che potrà prevedere l'introduzione di misure di razionalizzazione del servizio e di rimodulazione della frequenza settimanale di raccolta e recapito sull'intero territorio nazionale. La motivazione, oltre alle mutate esigenze degli utenti, sarebbe la necessità di assicurare la sostenibilità dell'onere del servizio universale in relazione alle risorse disponibili.

“Insomma - commenta il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani – voglio evitare di pensare che siamo di nuovo di fronte ad una fase di chiusure e tagli che, neanche a farlo apposta, colpirebbero le zone montane e marginali, non lo voglio pensare perché sarebbe davvero pesante per chi vive questi territori e sarebbe molto grave da parte di Poste razionalizzare e ridimensionare il servizio negli stessi territori, ovvero quelli montani e periferici, già troppo spesso disagiati per mancanza di servizi essenziali.

Monitoreremo bene la situazione – aggiunge – ma già da ora manifestiamo la netta contrarietà a qualsiasi eventuale taglio di servizi nei territori montani e marginali che, anzi, avrebbero bisogno di essere supportati in un percorso di garanzia e innovazione di servizi”.

In evidenza