Pokémon go: i Casini d'Ardenza diventano bordelli

Presentata interrogazione di Amato (Alternativa Libera): “Divieto all'aeroporto e alla stazione per motivi di sicurezza"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 agosto 2016 01:52
Pokémon go: i Casini d'Ardenza diventano bordelli

I Casini d’Ardenza, 13 palazzette ottocentesche in stile toscano che si estendono in curva graziosa davanti al mare, nel nuovo videogioco virale dei Pokémon Go, per magia delle traduzioni automatiche alla Google, diventano "bordelli d’Ardenza". Quest’applicazione usatissima da ragazzi e non, ha già sfornato milioni di esperti allenatori di Pokémon, che grazie al supporto del GPS e della realtà aumentata, vanno in giro per la città cercando di catturare mostriciattoli, conquistare palestre e guadagnare soldi per le Poké Ball. È apprezzabile l’attenzione avuta dalla Niantic Inc. (la società con sede a San Francisco, titolare del gioco) che ha individuato anche nella nostra città luoghi d’interesse culturale e artistico. E fra questi, uno dei Pokémon Stop, I Casini d’Ardenza appunto, è riportato in inglese come Historical brothel (bordello) of Ardenza.

L’assessore alla Cultura e al Turismo Francesco Belais ha già provveduto a segnalare il grossolano errore alla Niantic Inc. e pur non trattenendo un divertito sorriso, ha dichiarato: “Niente in contrario ai luoghi di piacere, ma lì c’erano solo piccole case. Nessun giudizio morale, dunque, ma di fatto questo edificio non è mai stato una casa di tolleranza.”

“Vietare il gioco dei Pokemon e realizzare delle aree riservate “Pokemon Go free” in città, in particolare all'aeroporto di Peretola, alla stazione S.M.Novella e anche in altre aree cittadine sensibili o inopportune, come i cimiteri". Lo chiede la consigliera Miriam Amato di Alternativa Libera che ha lanciato l'allarme, con una interrogazione in Consiglio Comunale, sottolineando che "le autorità tedesche hanno recentemente deciso di intervenire sulla Nintendo - scrive la consigliera nell'interrogazione - per cancellare i Pokemon, i mostriciattoli del gioco di realtà virtuale per smartphone tanto di moda negli ultimi tempi, che sono sparsi nelle aree di sicurezza degli aeroporti di tutta la Germania".

"A quanto riferisce la Bbc - ricorda la consigliera - in Germania il gioco ha causato casi di mancato rispetto dei controlli di sicurezza e l'apertura di porte d'emergenza in diversi scali da parte di persone alla ricerca degli stessi Pokemon. Sempre in Germania - continua Amato - è accaduto che un 22enne ubriaco si è spinto fin sui binari della ferrovia all'inseguimento di un Pokemon e per trarlo in salvo sono dovuti intervenire gli agenti di polizia e il traffico ferroviario ha subito ritardi per alcune ore.

La tentazione di giocare a Pokemon - aggiunge ancora - non risparmia neppure i luoghi di sepoltura dei defunti, come è accaduto ad esempio al Cimitero Nazionale di Arlington, fuori Washington". "Con l'interrogazione chiedo al sindaco se intende prendere l'esempio positivo della Germania e muoversi e impegnarsi presso le autorità competenti verso Nintendo - conclude Amato - per impedire che la gente si metta nei guai o faccia scattare allarmi, andando dove non dovrebbe, pur di conquistare punti al gioco".

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