"Più potere ai sindaci e attenzione per i Comuni di confine"

Chiusi: Il sindaco Bettollini scrive al presidente Conte: “Aumentare il potere dei primi cittadini per venire incontro alle esigenze dei territori e spostamenti anche fuori regione per chi abita vicino al confine”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 aprile 2020 09:36

All’indomani della conferenza stampa sulle misure contenute del DPCM del 26 aprile e in vigore dal prossimo 4 maggio il sindaco di Chiusi Juri Bettollini ha deciso di contattare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte attraverso una lettera che evidenzia la necessità di adottare alcune misure importanti e di buon senso per il buon governo dei territori

“Ho deciso di scrivere al Presidente del Consiglio – dichiara il sindaco di Chiusi Juri Bettollini – perché ritengo che sia necessario adottare una serie di azioni che tengano in considerazione le diverse esigenze e le peculiarità dei territori. Il nostro Comune, per esempio, è un Comune di confine tra due regioni che fisiologicamente hanno rapporti quotidiani e continuativi sia dal punto di vista lavorativo sia da quello affettivo. Per questo ho chiesto al Presidente di permettere, sempre nel rispetto di tutte le normative di sicurezza, gli incontri tra congiunti tra Comuni vicini anche se posti in regioni diverse.

Se vogliamo veramente vedere una ripresa, se pur lenta, dell’economia sarà importante analizzare le diverse situazioni dei territori e per questo ho chiesto al Presidente del Consiglio di attribuire ai sindaci poteri speciali che permettano non solo la gestione del verde pubblico, ma anche la possibilità o meno di aprire attività commerciali come: negozi di vicinati, ristoranti, bar, parrucchieri e centri estetici. Ho deciso di scrivere una lettera al Presidente del Consiglio con questi concetti perché comprendo che, naturalmente, sia necessario adottare un filo conduttore comune a livello nazionale, ma se ci limitiamo a questo il rischio di ingessamento e paralisi dell’intero sistema su cui è basata la nostra società è quanto mai realistico e assolutamente prossimo.

Per questo credo che i sindaci, ovvero i consigli comunali, siano i soggetti più adeguati ad interpretare il ruolo di veri e propri termometri dei territori in modo che, con responsabilità e sensibilità, possa ripartire almeno tutto ciò che riguarda la microeconomia se naturalmente non si riscontra una curva di contagio eccessiva. Al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ho scritto anche un appello affinchè le somme destinate ai Comuni siano stanziate quanto prima in modo da far fronte alle mancate entrate nella parte corrente del bilancio che sono fondamentali per garantire l’apparato di servizi erogati ai cittadini.

Stiamo vivendo momenti difficili e drammatici ma è in questo frangente che dobbiamo essere coraggiosi e coscienziosi e guidare il nostro Paese verso una rinascita possibile.

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