L'ennesima chiusura dell'anello ciclabile alla Fortezza

Protestano le associazioni dei ciclisti con un ricorso al Ministero. La replica degli Uffici della Mobilità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 gennaio 2017 14:54
L'ennesima chiusura dell'anello ciclabile alla Fortezza

Per l'ennesima volta pedoni e ciclisti subiscono un provvedimento temporaneo della Direzione Mobilità del comune di Firenze nella zona della Fortezza da Basso. Il provvedimento è stato istituito per consentire l'allestimento, lo svolgimento e il dis-allestimento delle manifestazioni.

FIAB FirenzeInBici ONLUS ha deciso di ricorrere al Ministero dei Trasporti impugnando il provvedimento dirigenziale che ha imposto la chiusura dello snodo ciclabile della Fortezza da Basso disposto dall'Amministrazione Comunale.

"I percorsi ciclabili e pedonali intorno alla Fortezza - spiega il Presidente di FIAB FirenzeInBici Alessandro Cosci - costituiscono lo snodo fondamentale della rete ciclabile cittadina. La loro prolungata e sconsiderata interruzione, senza fornire valide alternative né adeguata segnalazione, crea condizioni di estremo pericolo: l'unica soluzione legale lasciata al coraggio dei singoli è quella di immettersi nei viali di circonvallazione esponendo ad inutili e gravi rischi non solo pedoni e ciclisti ma anche i conducenti dei veicoli a motore in zone delicate e soggette a continue modifiche alla viabilità per i numerosi cantieri.

In questo modo il comune disincentiva l'uso delle due ruote proprio nel momento in cui, a causa dei lavori della tramvia, sarebbe indispensabile alleggerire il traffico veicolare a beneficio di tutti i cittadini. Inoltre i pedoni che arrivano dalla zona del Romito o da viale Belfiore si trovano la strada sbarrata e la brutta sorpresa di dover percorrere un tragitto 500 metri più lungo a causa di 50 metri di interruzione: si può facilmente immaginare quale sia il danno per le persone anziane e per le persone con disabilità”. "Il tutto - aggiunge Cosci - ha avuto inizio ad una sola giornata dalla fine dei provvedimenti sulle limitazioni del traffico veicolare a causa degli elevati valori delle polveri sottili, ulteriore dimostrazione del fatto che questa amministrazione non crede nelle forme di mobilità nuova come vero punto di forza nella lotta all'inquinamento in città". "Riteniamo che tale provvedimento sia quindi ampiamente illegittimo e discorde con gli indirizzi politici e le dichiarazioni dell’amministrazione comunale in tema di mobilità.

La nostra azione è rivolta non solo a tutelare gli utenti più deboli della strada -conclude il presidente di FirenzeInBici - ma anche l’immagine della nostra città. Pensiamo che la Fortezza sia sede di appuntamenti straordinari e preziosi e con il ricorso di oggi diamo il nostro contributo affinché Firenze sia in grado di accogliere i visitatori della fiera con un volto più moderno e attento alla sostenibilità; l’esatto contrario quindi di quanto previsto da un provvedimento che ha come effetto quello di sostituire percorsi ciclabili e pedali con parcheggi ed aree di transito temporanee per veicoli a motore".

"Ancora una volta la Direzione Mobilità del Comune ha ignorato le vitali esigenze di sicurezza dei ciclisti cittadini chiudendo la pista della Fortezza da Basso in occasione di Pitti senza prevedere percorsi alternativi, come più volte inutilmente richiesto -afferma in un documento Città Ciclabile- sia per la Fortezza che in altri casi. L'insensibilità a queste richieste è stata totale come nel caso della chiusura della pista di Viale Redi e di viale Belfiore, ignorando il contributo che le bici potrebbero dare per districarsi meglio nel pantano del traffico e per rendere un po' meno avvelenata l'aria che respiriamo.

Città Ciclabile appoggia quindi il ricorso al Ministero presentato da Fiab FirenzeInBici. Il 2017 doveva rappresentare un anno di svolta per la ciclabilità a Firenze grazie ai consistenti fondi (oltre 4 milioni e 600.000 euro) stanziati dall'Unione Europea, ma siamo partiti veramente male e ci domandiamo se e come saranno spesi".

"Nessuna richiesta di incontro specifico per Pitti Immagine è pervenuta agli uffici della mobilità che si sono occupati della redazione del relativo provvedimento. Nè è arrivata nessuna comunicazione da parte del ministero relativa alla sospesione dell'atto che quindi rimane vigente -è quanto si precisa dagli uffici della Mobilità replicando alle dichiarazioni della Fiab in merito- Inoltre la pista ciclabile intorno alla Fortezza da Basso non è interrotta. È chiusa soltanto in un tratto di viale Strozzi che insiste nel tratto dove c'è il cantiere della tramvia.

I ciclisti provenienti da sottopasso di Belfiore possono comunque utilizzare la pista ciclabile sul lato Montelungo e rientrare così in viale Strozzi. Gli uffici della Mobilità sottolineano che si tratta di un provvedimento indispensabile per lo svolgimento delle manifestazioni di Pitti Immagine e che è comunque limitato nel tempo. Finchè i cantieri della tramvia non hanno interessato viale Strozzi è stato possibile individuare un percorso per le bici sulla carreggiata con un restringimento protetto da transenn"e.

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