Pisa: blitz contro il terrorismo internazionale

Islam ed Europa a sei mesi dagli attentati di Parigi. Il capogruppo di Fratelli d'Italia: "Fermare subito gli sbarchi, pericolo concreto per i cittadini"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 luglio 2015 20:06
Pisa: blitz contro il terrorismo internazionale

La Polizia di Stato di Pisa, coordinata dalla Direzione Centrale Polizia di Prevenzione (UCIGOS), ha effettuato un'operazione antiterrorismo in un comune della Provincia di Pisa. L'operazione è diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Firenze che, in applicazione delle recenti normative in materia di contrasto al terrorismo internazionale, ha individuato un soggetto di origine marocchina ritenuto responsabile di reati specifici di propaganda e istigazione alla jihad . Risiede nel comune di Ponsacco (PI) il giovane cittadino Marocchino che all'alba di questa mattina è stato arrestato dalla Digos della Questura di Pisa in esecuzione del provvedimento emesso dal Gip di Firenze .

L'operazione e' condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Firenze. La task force messa in campo dalla Polizia di Stato è costituita, oltre che da operatori Digos specializzati nelle attività di contrasto al terrorismo, da unità artificieri , da operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni, dalla Polizia Scientifica e dal Nucleo Prevenzione Crimine della Polizia di Stato. Le indagini sono attualmente in corso. I dettagli dell'operazione verranno forniti alle ore 11.00 nel corso della conferenza stampa presso la Procura della Repubblica di Firenze.

"Qualche mese fa l'Isis diffuse un video di minaccia nel quale indicò anche la Torre di Pisa come uno degli obiettivi da colpire: ignorare o sottovalutare questi allarmi è un atteggiamento irresponsabile e criminale. L'unica soluzione era allora e resta quella che il governo non consenta lo sbarco di un solo clandestino in più". Così il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Giovanni Donzelli commenta la notizia dell'arresto a Pisa del giovane che istigava alla guerra santa. "Faccio i miei complimenti alle forze dell'ordine che, sempre più penalizzate dai tagli, ancora una volta sono riuscite a sventare un potenziale pericolo per i cittadini", sottolinea Donzelli. "Il problema però va affrontato alla radice, già alcuni mesi fa avevamo lanciato l'allarme sul pericolo per le persone e i monumenti della nostra regione: in questo quadro gli appelli per l'accoglienza del governatore Rossi e della presidente dell'Anci Biagiotti sono non solo fuori luogo ma anche pericolosi - aggiunge il capogruppo di Fratelli d'Italia - perché è sempre più evidente che l'Isis controlla le coste della Libia e quindi coordina direttamente l'invio di terroristi nel nostro paese.

Regione, comuni e prefetture fermino immediatamente gli arrivi che sottopongono i cittadini toscani ad un rischio incalcolabile - conclude Donzelli - gli amministratori che perseverano nel perseguire scelte del genere se ne assumono tutte le responsabilità".

“Questo incontro sottolinea una volta di più la vocazione di Firenze come città di pace, mediatrice e promotrice del dialogo”. Con queste parole l’assessore alla cooperazione e relazioni internazionali Nicoletta Mantovani ha dato l’avvio all’incontro “Islam ed Europa. Una proposta di riflessione a sei mesi dagli attentati di Parigi”, che si è svolto oggi pomeriggio a Palazzo Vecchio. “Fin dai tempi del sindaco Giorgio La Pira Firenze è stata sempre attiva sul fronte della mediazione e della promozione del dialogo internazionale – ha sottolineato l’assessore Mantovani – .

Qualche giorno fa abbiamo ricordato il tentativo di mediazione promosso da La Pira per la fine della guerra del Vietnam. Grande il suo impegno anche per il dialogo tra i paesi dell’area del Mediterraneo”. L’assessore Mantovani ha poi ricordato il forum “Unity in diversity”, in programma a novembre, che coinvolgerà cento sindaci di città attualmente in conflitto o che lo hanno superato. Parlare di pace e soprattutto della cultura come veicolo di pace. “La prima cosa che viene attaccata in un conflitto o in un attacco terroristico è sempre la cultura, da una biblioteca a un museo fino alla redazione di giornale.

Colpendo la cultura si colpisce infatti l’identità di un popolo. È quello che è successo sei mesi fa a Parigi, con l’attacco terroristico alla redazione di Charlie Hebdo. Ho partecipato alla marcia promossa pochi giorni dopo a Parigi. È stato un momento importante, che ha visto Parigi, la Francia e l’Europa unite in difesa della libertà di espressione. E la presenza di leader di diverse religioni, che hanno marciato insieme, ha reso questo messaggio contro i fanatismi ancora più forte”.

Tornando all’incontro di oggi, l’appuntamento è stato organizzato dal Comune di Firenze e dal Forum per i problemi della pace e della guerra a sei mesi dagli attentati di Parigi e a breve distanza dai nuovi episodi in Tunisia. Obiettivi ricordare le vittime di ogni violenza e riflettere sulle reciproche incomprensioni. Le sfide poste dall'incontro fra culture e mentalità diverse spingono le società europee a ricercare nuove modalità di integrazione e a proporre nuovi modelli di cittadinanza, così da superare la apparente incompatibilità fra identità religiosa, diritti e democrazia.

Dopo il benvenuto dell’assessore Mantovani, sono interventuti Isabelle Mallez console onorario di Francia a Firenze, Alberto Tonini presidente del Forum per i problemi della pace e della guerra, Massimo Campanini dell’Università di Trento, Stefano Allievi dell’Università di Padova e Ivana Acocella dell’Università di Firenze e componente del Forum.

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