Piano per l’occupazione: sono 6.000 le domande accolte

Saranno finanziate tutte. Esauriti in tre giorni i 30 milioni per la ricollocazione al lavoro: la Regione pensa a nuovi interventi. Oltre 50 mila 'Neet' sono entrati nel mercato del lavoro con Garanzia Giovani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2018 20:31
Piano per l’occupazione: sono 6.000 le domande accolte

FIRENZE – Sono state circa 6.000 (il 20% in più delle previste 5.000) le domande presentate nei 53 Centri per l'impiego presenti in Toscana. E la Regione ha deciso di finanziarle tutte. Inizia adesso un attento lavoro di verifica del possesso dei requisiti (disoccupati da almeno sei mesi se residenti nelle aree di crisi, da almeno un anno se residenti o domiciliati nelle altre) e di profilazione dei richiedenti. Saranno poi gli ammessi a dover decidere se rivolgersi, per il percorso che durerà sei mesi, ai Centri stessi o alle 15 Agenzie e consulenti per il lavoro che si sono dichiarati disponibili a partecipare a questa misura e che sono dotati di 74 sportelli in tutta la regione. Sarà l'Inps ad erogare agli aventi diritto i 500 euro al mese per un massimo di sei mesi. Per ogni richiesta, oltre a rivolgersi ai Centri per l'impiego, è possibile inviare una mail a piano.occupazione@regione.toscana.it.

Il Piano integrato per l'Occupazione, attivato dalla Regione Toscana a partire da martedì 6 marzo, ha registrato una fortissima adesione da parte dei beneficiari, tanto che nei primi tre giorni è stato raggiunto il limite massimo di 5.000 adesioni finanziabili ed i 30 milioni di euro disponibili per questo intervento sono andati subito esauriti. In tutta la regione si è proceduto al ritmo di oltre 1.500 percorsi di ricollocazione al giorno e il fatto che in così poco tempo si siano esaurite le ingenti risorse messe a disposizione, fa capire quanto sia drammatica la situazione occupazionale in molte aree della Toscana. l 70% dei 30 milioni erano riservati ai disoccupati residenti nelle aree di crisi e il 30% a tutto il resto del territorio regionale.

Si tratta di una misura di carattere non meramente assistenziale di sostegno al reddito, ma rappresenta un intervento finalizzato alla ricollocazione dei disoccupati. L'indennità è solo una parte del Piano e la sua erogazione è condizionata alla partecipazione ad un percorso di politica attiva e di riqualificazione professionale da parte di disoccupati che sono privi di altri ammortizzatori sociali. Inizia adesso la parte più impegnativa del Piano: definire, da parte dei Centri per l'impiego e delle Agenzie per il lavoro, i progetti personalizzati di assistenza intensiva alla ricollocazione per tutti i beneficiari e collaborare per trovare nuove occupazioni per i lavoratori disoccupati.

Oltre 50 mila giovani toscani si sono inseriti nel mercato del lavoro negli ultimi quattro anni grazie al progetto Garanzia Giovani. E' uno dei dati più rilevanti emersi nell'incontro "Futuro in garanzia" organizzato venerdì dalla Regione Toscana a Palazzo Strozzi Sacrati per riflettere sui risultati del progetto e sulle sue prospettive alla vigilia dell'avvio del nuovo triennio di programmazione. Garanzia Giovani è un programma lanciato a livello comunitario per sostenere i cosiddetti 'Neet', (dall'inglese "Not engaged in education, employment or training") cioè i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione, attraverso il rafforzamento delle competenze o l'inserimento nel mercato del lavoro. In questa prima fase l'Italia ha avuto a disposizione un budget di 1,5 miliardi di euro costituiti da risorse comunitarie e da una quota di cofinanziamento nazionale.

Alla Toscana sono stati assegnati 65 milioni di euro; una quota che, al 31 dicembre 2017 risulta quasi integralmente impegnata con risultati significativi: nel quadriennio 2014-2017 si sono registrati al Programma 110.000 giovani e di questi sono stati presi in carico dai Centri per l'Impiego circa 70.000. Tra questi oltre 55.000 sono riusciti a trovare una prima porta di accesso al mondo del lavoro, in quasi metà dei casi (42,3%) con un tirocinio, o anche con contratti di apprendistato (32,6%), con contratti a tempo determinato (13,4%) o indeterminato (11,7%). Nel 2018 terminerà la prima fase del Programma in parallelo all'avvio del secondo periodo di programmazione (2018-2020): le risorse per l'Italia ammontano a 1,27 miliardi di euro, di cui 29,5 milioni arriveranno alla Toscana (la maggior parte delle risorse sono state infatti destinate alle regioni del sud).

Entro marzo è prevista la predisposizione del piano esecutivo e ad aprile l'avvio dei nuovi bandi. È necessario sottolineare come in Regione Toscana il tasso dei giovani Neet sia diminuito di oltre 2 punti percentuali nel biennio 2014-2016 (dal 20,1% al 18%). In Italia, si è passati dal 26,2% al 24,3%. Analogo andamento positivo si rileva nel tasso di giovani che abbandonano prematuramente i percorsi di istruzione e formazione professionale: in Toscana sono scesi del 2,3% (dal 13,8% al 11,5%), una delle riduzioni più significative in ambito regionale.

In Italia, in media, si è passati dal 15% al 13,8%.

Come funziona Garanzia Giovani

Il programma cerca di coinvolgere tutti quei giovani che non sono riusciti a terminare il percorso scolastico (i cosiddetti drop out) o che, dopo aver conseguito un diploma o anche una laurea non riescono a entrare nel mercato del lavoro e che non frequentano neppure corsi di istruzione o formazione. Per questi giovani che si trovano in una fase di stallo, senza studio e senza lavoro, il programma Garanzia Giovani si attiva semplicemente con un clic: il primo passaggio è la registrazione on line al portale nazionale o regionale. Dopo questo atto il giovane è preso in carico dal Centro per l'Impiego dove, dopo un colloquio, viene predisposto e condiviso un percorso finalizzato ad accedere ad almeno una misura di politica attiva: corsi formativi per i giovani tra i 15 e i 18 anni che risultano essere drop out, formazione mirata all'inserimento lavorativo, tirocini extracurricolari (la Regione rimborsa il soggetto ospitante per 300 dei 500 euro corrisposti al giovane come rimborso spese), servizio civile (ogni giovane riceve una retribuzione di 433 euro al mese), sostegno all'auto imprenditorialità.

La partecipazione al Programma

In occasione dell'appuntamento odierno Irpet ha presentato un monitoraggio sull'attuazione di Garanzia Giovani allo scopo di verificare la partecipazione e gli esiti del Programma. Dall'aprile 2014 al 31 dicembre 2017 le adesioni a Garanzia Giovani per la Toscana sono state 110.000, con una media di 2.400 al mese. Solo una parte dei giovani che si sono iscritti (circa 70.000) ha poi proseguito il percorso svolgendo il colloquio di orientamento e attivando una delle misure previste. Tra questi 70.000 una quota consistente (oltre l'80%) di giovani è uscita dalla condizione di Neet stipulando un contratto di lavoro, o un tirocinio o un corso di formazione professionale o attraverso il servizio civile.

Il 52% di questi è riuscito a farlo in tempi rapidi, entro 4 mesi. I giovani che hanno svolto un tirocinio extracurriculare hanno le maggiori probabilità di essere occupati: il 53% dal terzo mese, il 63% entro 6 mesi, il 74% entro 12 mesi. I giovani che sono usciti da Garanzia Giovani con un'esperienza o un contratto di lavoro si collocano prevalentemente nei settori commercio-tempo libero (31%), Made in Italy (13%) e servizi alla persona (13%). La ricerca Irpet dimostra anche come gran parte dei giovani che hanno concluso il percorso previsto hanno avuto in Garanzia Giovani un trampolino occupazionale: in particolare quelli che hanno svolto un tirocinio hanno avuto le maggiori possibilità di essere poi confermati nell'azienda.

Garanzia Giovani e Giovanisì

In Toscana il Programma Garanzia giovani si è inserito in un contesto già molto attento alle esigenze del mondo giovanile. Nel 2011 è stato infatti varato Giovanisì, il progetto della Regione per favorire il processo di transizione dei giovani verso l'autonomia attraverso il potenziamento e la promozione delle attività legate al diritto allo studio, alla formazione, il percorso di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, la facilitazione per l'avvio di start up e sostegno al pagamento dell'affitto. Le risposte di Garanzia Giovani si sono quindi aggiunte e integrate con il pacchetto di proposte messo in campo da Giovanisì: un pacchetto che ha avuto dal 2011 a oggi ben 252.600 giovani beneficiari, e per il quale sono state utilizzate 720 milioni di risorse regionali, nazionali e europee.

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