​Piano paesaggistico, Forza Italia: "Rossi ammetta l’errore e lo ritiri"

"Oltre 500 osservazioni e innumerevoli rilievi critici dimostrano che siamo che siamo di fronte a un atto contro la Toscana"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 ottobre 2014 21:42
​Piano paesaggistico, Forza Italia:

FIRENZE - Il Piano paesaggistico è una follia dirigistica che ricorda i piani quinquennali di sovietica memoria, Ora non c’è più spazio per intervenire a colpi di bianchetto: c’è solo una strada il ritiro dell’atto. Chiediamo a Rossi di prendere atto dell’errore e lasciare che sia la prossima amministrazione a riscriverne una nuova versione, meno anacronistica, non più imbevuta di ideologia e più attenta alle esigenze reali della nostra regione. Un piano, magari, che non sia di tremila pagine, ma magari di tremila parole".

 

A chiedere la revoca del Piano paesaggistico sono il coordinatore regionale di Forza Italia Massimo Parisi e il capogruppo a Palazzo Panciatichi Giovanni Santini nel corso di una conferenza stampa tenutasi stamani, a distanza di una settimana dal termine ultimo per la presentazione di osservazioni al Piano. Conferenza stampa a cui hanno partecipato i consiglieri regionali di Forza Italia Nicola Nascosti, Stefano Mugnai, Tommaso Villa e Stefania Fuscagni (portavoce dell’Opposizione).

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"Sono oltre 500 le osservazioni depositate e che attendono le controdeduzioni da parte della Giunta: mai nessun atto della Regione Toscana ne aveva ricevute così tante. Richieste di modifica che si sommano ai numerosi e pesantissimi rilievi mossi dalle categorie economiche, dagli enti locali, degli ordini professionali e persino da autorevoli esponenti del Pd. Numeri che dimostrano che siamo di fronte a un piano che è contro la Toscana, contro la sua economia e contro la libertà di tutti i soggetti che ne compongono il tessuto istituzionale ed economico, pretendendo di predeterminarne il futuro, in spregio di millenni di storia.

Forza Italia ha svolto sino in fondo il suo ruolo istituzionale presentando le sue osservazioni, ma tante sono le legittime obiezioni mosse che non possiamo che ritenere il ritiro dell’atto la sola via per scongiurare un rischio di imbalsamazione che sta per investire la Toscana. La Giunta ha commesso un errore, frutto di un’altra epoca storica, di un’ideologia sbagliata e di diversi assetti politici interni alla maggioranza: Rossi lo ammetta e agisca di conseguenza, presentandosi in Consiglio con una proposta di revoca dell’atto", concludono Parisi e Santini.

 

Anche il sindaco di Certaldo Giacomo Cucini interviene in merito alle osservazioni al Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) della Regione Toscana, formulate come Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa la scorsa settimana. Nel pacchetto di osservazioni approvate, infatti, l'Unione ha recepito integralmente anche quelle formulate dalla Giunta Comunale di Certaldo, con le quali si chiede la modifica della scheda d'ambito 09 Val d'Elsa, dove nella parte “Invarianti strutturali” sta scritto: “Sono presenti anche significative potenzialità di estrazione di biossido di carbonio naturale, in particolare nella zona di Certaldo”.

“La Giunta Comunale ha richiesto anzitutto l'eliminazione di questo comma dal PIT per il motivo più ovvio – spiega il sindaco, Giacomo Cucini – ovvero perchè, pur essendo innegabile la presenza di effiorazioni di gas CO2 dal sottosuolo nell'area al confine con i Comuni di Barberino Val d'Elsa e San Gimignano, non si è a conoscenza né della esatta localizzazione, né della dimensione, né delle caratteristiche di un eventuale giacimento, quindi neanche di tutte le problematiche che potrebbero innescarsi qualora si dovessero realizzare dei processi di estrazione.

Chiediamo quindi che, per questa risorsa, il PIT possa prevedere processi di monitoraggio e valorizzazione, sulla scia di quanto fatto, ad esempio, nei Comuni di Gambassi Terme e Montaione con la valorizzazione di quel sistema di acque e gas che ha dato vita al Parco Benestare, o come fatto da Montespertoli per Acquabolle”. Oltre a questo, la Giunta certaldese evidenzia come, dalle analisi delle stesse schede di ambito del PIT, emerga che per il territorio di Certaldo esistono altre priorità: conservazione paesaggi agricoli tradizionali, riqualificazione delle direttrici e degli elementi di connettività della rete ecologica, mitigazione e limitazione degli effetti dell'urbanizzazione lungo la pianura alluvionale dell'Elsa.

La presenza nel PIT di una risorsa come l'anidride carbonica come risorsa estraibile contrasterebbe quindi sia con queste indicazioni, che con la recente delibera n. 756 del 9/9/2014 della Giunta regionale Toscana con la quale si annuncia che non si rilasceranno nuove concessioni per la estrazione di anidride dal sottosuolo.

“Abbiamo presentato noi le osservazioni, in quanto il PIT citava espressamente Certaldo, ma nell'ottica di condivisione che ha caratterizzato questa tematica le abbiamo condivise anche con i sindaci di Barberino val d'Elsa e San Gimignano – conclude il sindaco Giacomo Cucini – la vocazione agricola e il grande valore paesaggistico di queste aree situate lungo il fiume Elsa è innegabile e già presente negli atti di programmazione, sia locale che regionale, confidiamo quindi che le nostre osservazioni vengano accolte, per dire con chiarezza che le attività agricole e turistiche rappresentano il vero volano di sviluppo di questa area e il modo migliore per tutelare questo territorio”.

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