Pezzella e Hugo al Fiorentina Store I Gigli

Al Fiorentina Store I Gigli, ore 18, Pezzella e Vitor Hugo hanno tenuto la sessione autografi e foto per i tifosi della Fiorentina

06 novembre 2018 23:11
Foto di Cordero Manuel

Uno l’opposto dell’altro e perfetti insieme. Pezzella con la garra argentina e il silenzio composto, mentre Hugo con la positività e semplicità brasiliane. Entrambi lasciano andare dei sorrisi naturali che mostrano la sensibilità tipica sudamericana, che fa del cuore una religione sportiva.

Non sono mancate, comunque, da parte dei giornalisti le domande sui postumi dell’ultima partita contro la Roma del mister Di Francesco. Queste alcune parole di Vitor Hugo:

“Con la Roma è ormai andata e dopo uno, due giorni non eravamo più arrabbiati. Adesso pensiamo solo al Frosinone, perché sarà un match difficile e dovremo giocare bene se vogliamo uscire coi tre punti”.

In America Latina il “fútbol” rappresenta l’essenza della vita stessa che ruota, come la palla, dentro al manto erboso universale. Già gli antichi indios avevano riti che prevedevano un gioco a squadre con un pallone. Questo lascia intendere quanto siano vicini Calcio e Divino tra quelle parti: “Ringrazio prima Dio, poi mister e compagni che mi hanno aiutato tanto” dice riguardo le sue ultime prestazioni, dopo di che riprende: “Il mister mi ha parlato molto durante la scorsa settimana e mi ha detto quanto fosse contento della mia prestazione a Torino. Ha detto che posso giocare così sempre” la voce è lieve ed equilibrata: “Ho lavorato duramente per prepararmi ad affrontare la Roma. Non solo io, ma abbiamo giocato tutti bene”.

Quanto risulta importante fare risultato a Frosinone, visto anche il cammino Europa? “Importantissimo” lo ripete riflessivo: “Importantissimo. Visto anche che non vinciamo da tempo e fuori casa non ci siamo ancora riusciti. Credo che se lavorassimo bene questa settimana, potremmo arrivare là e fare un buon gioco e un buon risultato. Se Dio vuole ne usciremo con una vittoria”.

Terza miglior difesa del campionato: “Siamo contenti, felici. Lavoriamo tutti assieme per difendere e attaccare continui. Speriamo di arrivare secondi o primi in questa classifica” ride.

Ancora parole che evidenziano unità e spensieratezza giusti per una squadra così giovane. Hanno ambizione questi ragazzi, ma pure i piedi ben saldati a terra. Sanno di dover faticare se vogliono raggiungere i traguardi voluti.

L’uomo vive per felicità: cerca la formula attraverso cui arrivarci e una volta trovata vuole ricercarne un’altra attraverso cui mantenerla. Perciò è triste o ci ritorna.

Ecco l’ambivalenza viola.

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