“Perché i centri diurni per bambini disabili e anziani stentano a riaprire?"

Il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi), dopo aver scritto all’assessore Saccardi e agli uffici regionali, porterà la questione in Consiglio con una mozione urgente. "Le Asl devono dare risposte alle famiglie che si ritrovano con un servizio essenziale tagliato”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2020 18:09
“Perché i centri diurni per bambini disabili e anziani stentano a riaprire?

Firenze – “I centri diurni per bambini disabili e anziani dovevano riaprire lo scorso 1° giugno e invece ad oggi stentano a riaprire. Il servizio in molti casi non c’è, le famiglie si ritrovano con un servizio essenziale tagliato e con i loro cari, bisognosi di relazioni e socialità, isolati da ambienti per loro fondamentali per lo sviluppo cognitivo” –denuncia il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi), che, dopo aver scritto all’assessore Saccardi e agli uffici regionali, porterà la questione in Consiglio con una mozione urgente- “La Regione Toscana ha stanziato 3 milioni di euro per la sanificazione dei centri e con la delibera n.571 del 4 maggio 2020 aveva stabilito la riapertura delle attività dei centri semiresidenziali per persone con disabilità a partire dal 18 maggio e comunque entro il 1 giugno.

Adesso devono essere le Asl ad attivarsi con proprie delibere con cui dare attuazione alle linee guida regionali. Altro che medaglie ai direttori sanitari delle Asl, servono risposte immediate alle famiglie che temono per la salute di figli e nonni”.

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