Pendolari in Toscana, la malafede viaggia su binari separati

Il Comitato replica alla Regione Toscana e descrive la situazione trasportistica toscana messa alla prova dalla compresenza di treni ad Alta Velocità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2014 14:53
Pendolari in Toscana, la malafede viaggia su binari separati

Il Comitato No Tunnel TAV di Firenze "non crede ai propri occhi nel leggere il comunicato stampa  della Regione Toscana relativo al trasporto dei pendolari nel Valdarno"

La Regione Toscana ha precisato che "Nessuno sfratterà i treni regionali dalla linea Direttissima" lo hanno ribadito Rete ferroviaria Italiana e Trenitalia in occasione di un incontro con i rappresentanti dei Comitati dei pendolari e degli amministratori del Valdarno e della Valdichiana "Se qualcuno continuerà a sostenere il contrario lo farà con evidente malafede" queste parole dell'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, non sono piaciute ai No Tav.

La replica: "A sostenere il contrario è proprio l'assessore stesso che, nel capoverso successivo, nega quanto appena detto e sostiene che, per risolvere il conflitto tra treni regionali e treni dell'alta velocità, “Rete ferroviaria Italiana ha individuato come possibile soluzione al problema la separazione dei flussi di traffico tra treni AV e treni regionali”.Spiega il Comitato: "Ad un profano di ferrovia può apparire un linguaggio oscuro, ma molto semplicemente da Firenze ad Arezzo esistono due linee ferroviarie, la Linea Lenta (LL) e la Linea Direttissima (DD) e se si intende separare i traffici l'unica soluzione è dirottare tutti i treni regionali sulla Linea Lenta con un tempo di percorrenza superiore di almeno 15 minuti, ma molto più probabilmente di 20 minuti"Il Comitato denuncia "l'intenzione di FS di dirottare tutto il traffico regionale sulla linea lenta e non si sente per niente in malafede, anzi vede confermato ogni giorno quanto affermato.

Altri ripensino al proprio operato; per esempio è scandaloso il silenzio della politica toscana e fiorentina su quanto sta accadendo nei cantieri TAV ai Macelli. I lavori proseguono a rilento, con cantieri sottoutilizzati in deroga agli accordi contrattuali". "Tutto questo sta producendo un aumento dei costi vertiginoso. Ad aprile di quest'anno Nodavia, la società costruttrice del Passante, rivendicava costi ulteriori di più di 520 milioni, oltre il valore di quanto realizzato del valore di 220 milioni (comprensivo dello Scavalco di Castello).

Nella primavera scorsa si è quasi raggiunto il costo complessivo previsto dell'opera (771 milioni) e possiamo vedere solo un lago di fango che si stende dove una volta erano i Macelli.Adesso che si è iniziato ad abbassare ulteriormente il livello del terreno di 5 metri, con la rimozione di 30.000 metri cubi di terra che sarà conferita in discarica, dove arriveranno i costi? Signori Rossi, Ceccarelli, Nardella, Renzi, Padoan, Elia come è possibile andare avanti con questo vergognoso silenzio?""Con gli oltre 700 milioni buttati via in un progetto demenziale si sarebbero potute potenziare tutte le linee ferroviarie toscane: raddoppiare e elettrificare la Empoli-Siena, raddoppiare la Pistoia -Viareggio, elettrificare tutta la Faentina, costruire una rete di trasporto pubblico su ferro nella Piana per la quale sono previsti invece solo un aeroporto alieno e inceneritore" concludono i No Tav.“Bisogna sciogliere quanto prima il nodo che blocca la realizzazione del passante ferroviario sotterraneo di Firenze per la Tav.

E non solo per rendere più rapido ed efficiente il servizio di Alta velocità, ma soprattutto perché con l’attuale sistema si viene di fatto a penalizzare il servizio per i pendolari, che vedono i treni da essi utilizzati costretti a cedere il passo a quelli più veloci. In Toscana, come testimonia anche Legambiente, ci sono 237mila viaggiatori al giorno, di cui la maggior parte sono pendolari. Come ad esempio i 20mila che quotidianamente percorrono la Pisa-Firenze.

Si tratta di persone costrette e muoversi per ragioni di lavoro o di studio, con orari precisi, e per i quali il treno costituisce l’unico mezzo di trasporto praticabile. Dobbiamo garantire loro puntualità e qualità del servizio. Una volta per tutte si compia una scelta chiara e decisa sul progetto Tav, o lo si porta a compimento o lo si accantona e si trovano altre soluzioni”. E' quanto dichiara in una nota il Segretario Regionale IdV Toscana Giovanni Fittante.

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