Patto per Firenze: piatto vuoto per Valdarno, Valdisieve e Mugello?

Aglietti (Cgil Mugello): “Niente è previsto per i territori. Non si potevano trovare risorse per il Mugello? Preoccupa il silenzio assordante degli Organi e dei Comuni”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2016 16:40
Patto per Firenze: piatto vuoto per Valdarno, Valdisieve e Mugello?

Fanno riflettere le domande a Comuni e Organi da parte di Paolo Aglietti coordinatore Cgil Mugello sul “Patto per la Città Metropolitana di Firenze” sottoscritto tra il Presidente del Consiglio ed il Sindaco della Città. Con la Legge Del Rio la Città Metropolitana assume i compiti di pianificazione territoriale generale, per il piano strategico generale, sulla mobilità e viabilità tra le aree che la compongono, sull'edilizia scolastica e non solo. L'Unione Europea riconosce alle Città Metropolitane di essere un'importante fattore di sviluppo e pertanto finanzia progetti con propri fondi.

"Rispetto alla descrizione delle misure previste dal testo del Patto, non tutte sono in programma nei prossimi anni, alcune non hanno neppure previsioni di costi o fonti di finanziamento, in modo particolare il “nodo ferroviario ed il trasporto pendolari”, molte risultano essere già finanziate con procedimenti specifici precedentemente assunti (periferie, dissesto idrogeologico, turismo e cultura). Le vere novità, importanti, riguardano gli interventi finanziati attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione (FSC 2014-2020 per 110 milioni) e la ripartizione dei Fondi del programma PON Metro 2014-2020 destinati per progetti delle Città Metropolitane.

Le risorse del FSC risultano in gran parte destinate al Sistema Tranviario fiorentino (tratta Leopolda-Piagge, Aeroporto-Polo Scientifico di Sesto Fiorentino), al primo stralcio SR 429 nell'empolese, al rilancio della Fortezza da Basso e ad intervento sul Poli Scolastici Isi a Firenze e Pontormo ad Empoli. Il Fondo PON Metro è indirizzato per le politiche abitative, piste ciclabili e smart city soprattutto del comune capoluogo. I Fondi, quindi, andranno nella gran parte al Comune di Firenze, niente è previsto per quanto riguarda i territori interni della Città Metropolitana di Firenze: Valdarno, Val di Sieve e Mugello.

Se si considera anche la paradossale discussione intorno al “sotto attraversamento ferroviario ed alla Stazione Foster” il cerchio della marginalizzazione si chiude. Cosa è rimasto del “Progetto delle Ferrovie Metropolitane”? Connesso a questo si nota anche una certa disattenzione da parte della Regione Toscana nella predisposizione del Piano Regionale di Sviluppo per l'Area Vasta Firenze-Prato-Pistoia, vero motore economico per l'intera Regione, ed in modo particolare per le aree interne, rurali e montane".

Quali le domande del rappresentante Cgil?

"Gli obiettivi da introdurre nel “Patto” sono stati discussi dagli Organi della Città Metropolitana? Le Unioni dei Comuni o i singoli Comuni non avevano progetti da presentare o proporre, oppure non sono stati approvati? Oppure ritengono che sull'edilizia scolastica, sulle politiche abitative, sulle rigenerazione urbana, sulle politiche ambientali e contro il rischio idraulico e sismico, sul sistema della mobilità metropolitana e sui pendolari non ci sia niente da chiedere o da fare per il nostro territorio? Qualche milione per sistemare la Ferrovia Faentina, risanare ed ampliare il Polo scolastico superiore, o per migliorare la viabilità interna ed esterna al Mugello, si sarebbe potuto “raccattare”? Questo silenzio assordante non può non preoccupare".

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