Patrimonio immobiliare: un pacchetto di sgravi fiscali e flessibilità per chi investe a Firenze

Presentato all’Expo Real di Monaco il piano delle opportunità. Il sindaco Nardella: “Uno strumento per trasformare 750mila metri quadrati di città e attivare oltre 10mila posti di lavoro”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 ottobre 2014 23:28
Patrimonio immobiliare: un pacchetto di sgravi fiscali e flessibilità per chi investe a Firenze

Oltre un miliardo e mezzo di opportunità di investimento a Firenze per trasformare 750mila metri quadrati di città e attivare oltre 10mila posti di lavoro. Il tutto a volumi zero. Sono i numeri del piano presentato ieri dal sindaco Dario Nardella e dal direttore generale Giacomo Parenti all’Expo Real di Monaco, la più grande fiera internazionale del Real Estate, nell’ambito del progetto Invest in Tuscany finanziato dalla Regione Toscana. 

Dall’ex-Manifattura Tabacchi all’area delle ex Officine Grandi Riparazioni, fino al complesso Lavagnini e alle Querce, che potrebbe trasformarsi in un albergo di lusso. Sono solo alcuni dei numerosi progetti illustrati agli investitori presenti alla fiera di Monaco. “Un modo nuovo di promuovere la nostra città e lo straordinario patrimonio immobiliare pubblico e privato che abbiamo sul nostro territorio per favorire investimenti, far nascere nuovi posti di lavoro e ottenere anche oneri di urbanizzazione – ha affermato il sindaco Dario Nardella - Da questo momento siamo in grado di offrire a tutti gli investitori internazionali opportunità di investimento per 750mila metri quadri di immobili pubblici e privati con la potenzialità di attivare oltre 10mila posti di lavoro diretti per un totale di 60milioni di euro di oneri di urbanizzazione.

È il più corposo piano di investimenti nella nostra città mai presentato. Ieri a Monaco abbiamo cominciato a presentarlo, lo faremo nelle prossime settimane anche in altri paesi del mondo come la Cina e continueremo a farlo in Europa”.Tra i progetti di investimento presentati dal Comune di Firenze, particolarmente apprezzato il complesso dell’ex-Manifattura Tabacchi, una tra le più importanti opportunità di trasformazione della città per posizione, dimensioni e funzioni. L'ipotesi di recupero prevede un mix funzionale–residenziale, turistico-ricettivo, commerciale e direzionale, che ha riscosso molta attenzione da parte degli operatori del Fashion, grazie alla vicinanza con la ex Stazione Leopolda e con la Fortezza, sedi degli eventi legate a Pitti Immagine.Altro complesso significativo è quello dell’area occupata un tempo dalle Officine Grandi Riparazioni (Ogr) che si colloca tra il centro storico e il parco delle Cascine, dove si concentra il nuovo sviluppo urbano fiorentino.

L’area è oggetto di un’importante progetto di riqualificazione a prevalente destinazione residenziale, insieme a un mix di funzioni commerciali, turistico-ricettive e direzionali. Di grande interesse per gli investitori anche il complesso Lavagnini, che occupa un intero isolato vicino alla Fortezza da Basso, sede del principale polo fieristico fiorentino, ma anche il complesso immobiliare Bufalini, storico edificio a due passi da piazza Duomo e la villa Alle Querce, splendida struttura sulle pendici delle colline alle porte di Firenze, location ottimale per un resort.“Agli investitori garantiamo certezza giuridica con un piano strutturale e un regolamento edilizio già approvati e un regolamento urbanistico che sarà approvato tra qualche mese – ha spiegato Nardella - In più consentiamo di ampliare fino al 20% la superficie della trasformazione per gli immobili trasferiti, prevedendo anche un 20% di flessibilità sulle destinazioni.

Infine, stiamo lavorando per inserire già nel bilancio 2015 incentivi fiscali sotto forma di detrazioni per il pagamento delle imposte relative agli immobili come Imu e Tasi. Penso che con un pacchetto di proposte così potremo certamente rendere Firenze ancora più appetibile di quanto non sia già”. “I progetti presentati sono stati selezionati sulla base di un avviso pubblico, a seguito del quale sono stati scelti quelli considerati più maturi dal punto di vista urbanistico – ha affermato Elisabetta Meucci, assessore all’Urbanistica e politiche del territorio – E’ importante sottolineare la semplificazione delle procedure che riguarda la possibilità di intervenire senza piano attuativo e quindi con intervento edilizio diretto in caso di restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia con mutamento della destinazione d’uso originaria”.

Notizie correlate
In evidenza