Patrimonio edilizio in zone rurali, legge toscana per il recupero

Nella commissione guidata da Stefano Baccelli (Pd), illustrata la proposta di legge della Giunta per favorire interventi di riduzione del consumo di suolo, riuso e rigenerazione del territorio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 febbraio 2020 15:45
Patrimonio edilizio in zone rurali, legge toscana per il recupero

I Comuni potranno presto avere nuove opportunità di pianificazione. La Giunta toscana ha infatti preparato una proposta di aggiornamento delle norme che regolano il recupero del patrimonio edilizio esistente in zone rurali.

Il testo, illustrato in commissione Ambiente presieduta da Stefano Baccelli (Pd), sostiene un utilizzo più razionale del territorio e prevede varie misure. Tra queste, il recupero edilizio di immobili esistenti, in condizioni di abbandono e degrado, con un abbattimento del 50 per cento degli oneri di urbanizzazione; l’applicazione, da parte dei Comuni situati nelle aree interne, di una riduzione minima del 50 per cento degli oneri per il mutamento della destinazione d’uso agricola.

Previsto anche l’ampliamento del campo di applicazione includendo anche gli immobili per i quali sia stata rilasciata la sanatoria edilizia straordinaria o siano state applicate le sanzioni pecuniarie previste dalla normativa vigente in caso di incrementi volumetrici o di superficie utile, detraendo dalla superficie realizzabile, quanto già abusivamente realizzato.

Per favorire la realizzazione degli interventi consentiti si propone l’innalzamento del premio volumetrico in rapporto alla prestazione sismica e la contestuale rimodulazione della prestazione energetica richiesta.

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