Parte lunedì 19 da Santa Maria Novella il IX Treno della Memoria per Auschwitz

Shoah: domani sera a Castelfiorentino la prima delle iniziative per la "Giornata della Memoria". La Comunità di Sant'Egidio a Livorno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 gennaio 2015 21:49
Parte lunedì 19 da Santa Maria Novella il IX Treno della Memoria per Auschwitz

FIRENZE– Parte per la nona volta, dal 19 al 23 gennaio prossimi, il Treno della memoria per Auschwitz, organizzato in collaborazione con il Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, con tutte le Province, il Comune di Firenze e l'Ufficio scolastico della Toscana. Dal 2002 ad oggi, sul treno hanno viaggiato oltre 5.500 studenti e circa 800 insegnanti, con questa edizione si supera la soglia dei 6mila studenti partecipanti. Quest'anno sono 500 gli studenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, 51 gli studenti universitari dei tre atenei toscani, 75 gli insegnanti di 68 istituti secondari insieme a testimoni diretti della Shoa, alle delegazioni in rappresentanza di ebrei, deportati, partigiani e politici, militari, rom e sinti, omosessuali.

Tutto l'universo di presunte diversità che il nazismo voleva cancellare dalla faccia della terra usando i campi di sterminio.Il viaggio, da quando il treno si svolge con scadenza biennale, è la conclusione di un percorso iniziato con la formazione degli insegnanti attraverso la cosiddetta Summer School come quella svoltasi alla Certosa di Pontignano (Si) dello scorso agosto, che poi formano i loro studenti. L'esperienza è diventata un'opportunità ambita, un traguardo perseguito e atteso da insegnanti e studenti.

Un vero e proprio viaggio di formazione che in moltissimi aspirano a compiere.

Ed è un'iniziativa che molto ha contribuito a creare in Toscana una memoria pubblica diffusa: è un progetto rivolto alla scuola, ma che coinvolge tutta la società. Dopo 13 anni questa esperienza è riconosciuta come un'esperienza esemplare. E la Toscana è ormai l'unica Regione che continua a sostenere un'iniziativa di tale natura in queste forme e dimensioni.Un bagaglio di esperienza che i giovani e meno giovani riporteranno dal viaggio e che servirà loro a capire perché oggi al centro delle posizioni xenofobe del nostro Paese ci sono gli immigrati ed i Rom, perché l' antisemitismo serpeggia ancora in Europa; li aiuterà a mettersi in guardia dalle derive dell' intolleranza, del fondamentalismo, del principio di gerarchia fra le persone, i generi, i popoli, le religioni.Il prestigio dell'esperienza toscana è dovuta alla qualità della sue scelte.

"Il Treno della memoria non è mai stata un'iniziativa episodica – ha asottolineato l'assessora Nocentini -, ma il risultato della continuità della politica sulla memoria, dell'importante investimento che la Toscana da anni ha prodotto in tale ambito". Quattro meeting contro il razzismo che hanno coinvolto negli ultimi anni più di 50mila studenti, due convegni internazionali, corsi di formazione che hanno coinvolto 800 insegnanti, decine di scuole. Una riflessione che ha coinvolto tutti i saperi ed i molteplici sguardi con cui è necessario pensare Auschwitz: la storia, la filosofia, la letteratura, l'arte.

Un impegno che non ha conosciuto soste e si è confrontato con le esperienze più avanzate a livello internazionale.Per questo la Toscana ha conquistato grande autorevolezza e credibilità, ed è considerata un'esperienza di eccellenza nel nostro paese ed oltre i confini nazionali. Non è un caso quindi che l'ANED, l'associazione nazionale dei deportati nei campi di sterminio, si sia rivolta proprio alla Toscana per ospitare il Memoriale italiano ad Auschwitz del Block 21, in cerca di un luogo dopo la chiusura al pubblico decisa dalla direzione del museo polacco nel 2011.

La Toscana è orgogliosa di accogliere questa opera rappresentativa della memoria italiana della deportazione.L'appuntamento è al binario 16 della stazione di Santa Maria Novella a Firenze lunedì 19. Toscana Notizie dedicherà sulla sua pagina, come ha già fatto nelle scorse edizioni, uno speciale che si articolerà in una cronaca diretta dal treno e dalla Polonia, in una presenza sui social media (#trenomemoria2015), in contributi audiovisivi e radiofonici, attraverso interviste e racconti di testimoni presenti sul treno e non solo, gallerie fotografiche.

Per conoscere l'esperienza è già disponibile l'ebook sull'edizione 2013 La Memoria tutto l'anno.Teatro, cinema, arte, fotografia. Ma anche videodocumentari e incontri con gli studenti perché comprendano il significato della "Shoah" nell'anno in cui ricorre il 70° anniversario della liberazione del Campo di Auschwitz (27 gennaio 1945), evento storico a cui si ricollega simbolicamente la "Giornata della Memoria". Un nutrito programma di appuntamenti si preannuncia a Castelfiorentino (FI) a partire da domani sera, quando l'Associazione Gruppo Amici del Teatro (GAT) porterà sul palco del Teatro di Castelnuovo d'Elsa (inizio ore 21.30) "Destinatario sconosciuto", spettacolo teatrale ispirato al celebre romanzo epistolare di Katherine Kressmann Taylor, un viaggio alle origini della persecuzione degli ebrei quando ancora non aveva assunto le forme brutali dello sterminio di massa. Pubblicato per la prima volta a New York nel 1938 (ma divenuto un best seller solo sessant'anni dopo), "Destinatario sconosciuto" si sviluppa infatti intorno alle lettere che due amici (Max, ebreo americano, e Martin, tedesco) si scambiano tra il 1932 e il 1934, in un crescendo di tensioni destinate inevitabilmente a sfociare nella rottura. Lo spettacolo, per la regia di Nicola Pannocchi (luci Riccardo Giglioli), vedrà protagonisti Carlo Conforti e Nicola Pannocchi . Dalla prossima settimana, il programma entrerà nel vivo con una serie di iniziative promosse dal Comune di Castelfiorentino e dalla Fondazione Teatro del Popolo.

Sabato 24 gennaio (ore 17.00) verranno infatti collocate al Teatro del Popolo le sculture ceramiche "Guerrieri a difesa" dell'artista Paolo Staccioli, opera realizzata per il 20° anniversario della strage dei Georgofili. Per la "giornata della memoria" (martedì 27 gennaio) è prevista l'inaugurazione di una mostra fotografica all'Oratorio di San Carlo curata da Lorenzo Cini e una doppia proiezione (27-28 gennaio) al CineMario Monicelli: Train de Vie e Il Concerto (film indimenticabili di Radu Mihaileanu).

Nel mese di febbraio è in programma - infine - un evento con gli studenti dell'Istituto Comprensivo di Castelfiorentino.

In occasione della Giornata della Memoria e del ricordo particolare degli ebrei livornesi, sono state poste oggi a Livorno due“stolpersteine”, le famose pietre rivestite di ottone che ricordano ideportati nei campi di concentramento nazisti. Le due pietre sono dedicate a Dina Bona Attal e Dino Bueno, madre e figlio, entrambi uccisi ad Auschwitz. Sono state impiantate presso l'antica abitazione dei Bueno in via della Coroncina, da Gunther Denmig, l' artista tedesco che le ha ideate per ridare un nome e una storia ai tanti sommersi dell'orrore totalitario. Le prime “Stolpersteine” sono state installate a Colonia nel 1995; da allora ne sono state distribuite oltre 37.000, in diverse città tedesche ed europee. Grazie alla posa delle pietre di inciampo, Livorno entra a far parte di questo grande circuito internazionale della memoria.

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