Parco Policentrico Collodi Pinocchio: la Toscana investe sul burattino, ecco il progetto

Presentato oggi in Regione insieme al sindaco di Pescia Oreste Giurlani e al presidente della Fondazione Collodi Pier Francesco Bernacchi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 gennaio 2019 16:23
Parco Policentrico Collodi Pinocchio: la Toscana investe sul burattino, ecco il progetto

Il Parco Policentrico, che prevede la realizzazione di nuove attrazioni con un ingente investimento della Fondazione Collodi, prima tranche di circa 3,5 milioni, riqualifica il parco esistente e l'intero abitato di Collodi contribuendo a legare sempre di più la figura di Pinocchio alla Toscana, e a rendere il burattino creato da Carlo Lorenzini ancora più amato e conosciuto nel mondo.

Il Comune di Pescia da parte sua si impegna a sostenere il percorso attraverso gli strumenti a disposizione come progettazione e pianificazione urbanistica: nuovi parcheggi, migliore accessibilità al parco."Siamo sulla buona strada, ci è voluto tempo, ma adesso possiamo dire di aver imboccato il giusto percorso grazie anche a un importante lavoro di squadra che diventa fondamentale quando si hanno obiettivi ambiziosi come questo" così la vicepresidente e assessore alla cultura Monica Barni ha commentato l'avvio del progetto del Parco Policentrico Collodi Pinocchio, presentato oggi in Regione insieme al sindaco di Pescia Oreste Giurlani e al presidente della Fondazione Collodi Pier Francesco Bernacchi.

"E' superfluo sottolineare quanto il valore della figura di Pinocchio sia alto anche per la promozione della nostra cultura nel mondo – ha proseguito Barni – per questo la Regione Toscana ha fatto parte volentieri al tavolo che ha portato alla costruzione di questo grande progetto che, tra le molte cose, contiene anche una proposta di partecipazione della cittadinanza, prerogativa che appoggiamo".

Il progetto del Parco Policentrico Collodi-Pinocchio comprende il Parco degli Amici di Pinocchio, presentato nella sua prima ideazione al Parlamento Europeo nel 1995 che resta l'elemento ambientale, architettonico e culturale di maggiore rilievo e che ha già acquisito i contributi di grandi architetti di fama internazionale, quali Patric Berger (F), Daniel Libeskind (D), Santiago Calatrava (E), Alvaro Siza (P), Tobia Scarpa (I), Marcos Novak (USA), Livio Vacchini (CH), Luigi Snozzi (I), Mario Botta (CH), Stefan Tisher (D), Luigi Snozzi (I), Adolfo Natalini (I), Lars Spuybroek-Gruppo Nox (NL) e di Zaha Hadid (UK) recentemente scomparsa. La realizzazione dell'intero progetto è prevista in lotti funzionali, il primo dei quali sarà costituito dal nuovo Paese dei Balocchi.

Particolare attenzione sarà riservata nel progetto sia all'ambiente naturale sia all'utilizzo dei materiali ecocompatibili e delle energie rinnovabili, sia agli interessi sociali della comunità locale, cioè al miglioramento delle condizioni di vita dei residenti riguardo al traffico, in particolar modo dei mezzi pesanti, alle relazioni sociali, agli sbocchi occupazionali dei giovani, alla salubrità ambientale. Infatti, le realizzazioni proposte sono in maggior parte recupero di entità storiche e naturali esistenti, come la Villa e il Giardino Garzoni, o di manufatti industriali dismessi, ed in parte nuove realizzazioni come il Parco degli Amici di Pinocchio il cui progetto ha già superato con successo la verifica di compatibilità ambientale.

Il progetto prevede anche strutture in grado di aumentare le possibilità di relazioni sociali e culturali per la popolazione residente, con la sede e biblioteca della Società Europea di Cultura che comporterà scambi e presenze di studenti, o con strumenti atti a favorire la frequentazione dei turisti in Collodi Castello, la parte alta e storica del paese che vedrà riaprire attività e luoghi di aggregazione, o con il parco fluviale che costituirà la spina verde per percorrere e vivere l'intero paese.

Una rivoluzione che avrà positivi scambi con un territorio sempre più ampio: nella Toscana che va dal mare fino a Firenze dove sorgerà il Pinocchio Museum Experience, e in Europa, grazie all'itinerario della Via Europea della Fiaba di cui è stata avviata la formazione, e che avrà in Collodi e nella Fondazione Collodi il suo centro aggregatore.

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