Parcheggio disabili: gratuito salvo eccezioni, attenzione ai cartelli

Firenze Parcheggi non esigerà il pagamento dei 621 euro chiesti ad una disabile ed installerà un ulteriore avviso alle colonnine dei parcheggi

Antonio
Antonio Lenoci
14 marzo 2016 15:57
Parcheggio disabili: gratuito salvo eccezioni, attenzione ai cartelli

Una cittadina disabile ritira il tagliando e parcheggia l'auto per 6 giorni a Santa Maria Novella negli stalli dedicati alla sosta per disabili. Sono stalli gratuiti, ma al ritorno, recuperata la vettura, si vede sottoporre una fattura da 621 Euro. Perché? La signora sbaglia tagliando.Firenze Parcheggi che inizialmente sottolinea l'erroneo comportamento della cittadina e ribadisce che si tratta della semplice tariffa dovuta per la sosta, rinuncia oggi al credito vantato."Nei prossimi giorni verrà applicata una cartellonistica aggiuntiva a quella già esistente, rivolta a quei pochi che ancora trovano difficoltà ad osservare le procedure previste dal regolamento.

Tale messaggio verrà apposto alle colonnine di ingresso di tutti i parcheggi" spiega Firenze Parcheggi che a quanto pare non trova difficoltà nell'offrire informazioni corrette all'utenza.Firenze Parcheggi comunica di "rinunciare ad esigere il credito di 621euro, nei confronti di una signora per la sosta dalla stessa goduta per i sei giorni consecutivi presso il parcheggio di Santa Maria Novella, notoriamente dedicato alla sosta di rotazione" notoriamente, fatta eccezione per la signora.

"Da oltre due anni, le procedure che i disabili devono adottare per sostare gratuitamente, sono state ampiamente diffuse, risultano ben note e costantemente osservate, peraltro, con attestati di riconoscimento per il buon servizio offerto" aggiunge Firenze Parcheggi.Inoltre "Le informazioni su queste procedure sono presenti, non solo nel regolamento del parcheggio, ma anche sul sito web della Società e le stesse sono state adottate in condivisione con la Consulta Comunale degli Invalidi ed Handicappati del Comune di Firenze, con cui è stata stipulata un’apposita convenzione.

Dette informazioni risultano altresì presenti sul sito web del Comune di Firenze, alla pagina relativa al turismo accessibile (riservata ai diversamente abili), così come risultano su ogni colonnina di ingresso alle strutture, dove è inoltre riportato in evidenza il facsimile di CUDE accanto al tasto da premere per l’ottenimento delle informazioni, tasto che collega direttamente H24 colui che sta accedendo al parcheggio con gli operatori della Società. Naturalmente tutto ciò non è riscontrabile presso l’ufficio assistenza disabili che si trova nella “Sala blu”, gestito da Grandi Stazioni, ufficio al quale la signora si è impropriamente rivolta lo scorso 6 gennaio al fine di conseguire informazioni sulla sosta disabili nel parcheggio SMN gestito da Firenze Parcheggi".

Già perché poi la signora sbaglia anche interlocutore rivolgendosi all'Ufficio disabili delle Ferrovie anziché a quello della Firenze Parcheggi.

Si dimentica di essere disabile. "La signora - spiegano dalla Firenze Parcheggi - accedendo alla struttura, ha ritirato il tagliando di ingresso come qualunque altro utente, pur andando a parcheggiare l’auto, così come la stessa ha riferito, negli stalli riservati ai disabili, delimitati dalle strisce gialle. Tale errata procedura ha comportato per la Società l’impossibilità di verificare il numero esatto delle auto che potevano sostare negli stalli a tariffa ordinaria.

Il regolamento prevede infatti che la sosta delle auto che trasportano disabili è consentita gratuitamente a condizione che vengano rispettate due diverse procedure, in alternativa tra di loro, costituendo la prima (la tessera speciale riservata), la regola, la seconda (la comunicazione all’ingresso all’operatore dei dati del CUDE e della targa) una facoltà per coloro che sono sprovvisti della tessera speciale rilasciata gratuitamente da Firenze Parcheggi".

La signora ha ritirato l’auto e, presentandosi alla barriera di uscita del parcheggio, si è vista negare la gratuità della sosta e conseguentemente, contestando la stessa il pagamento del corrispettivo di 621 euro le è stato richiesto di firmare il riconoscimento del debito, che "ha sottoscritto senza alcuna coercizione, per l’intera tariffa della sosta goduta, - sottolineano da Firenze Parcheggi -avendo l’operatore accertato la non ottemperanza all’adempimento delle formalità previste dal regolamento per la gratuità della sosta".

Firenze Parcheggi conclude così la nota con la quale rinuncia al proprio credito: "Risulta evidente che niente può essere addebitato alla scrivente Società a seguito del comportamento della signora, anzi, si deve precisare che i termini sanzioni e multa usati erroneamente, da giornalisti ed altri soggetti, non fanno parte del vocabolario della Firenze Parcheggi".Fermo il dubbio di chi possano essere gli "altri soggetti", il giornalista si permette una riflessione e scomoda un termine molto caro agli amministratori delle società di servizio: customer care. L'Assistenza Clienti dovuta prima durante e dopo una prestazione dovrebbe comportare anche il buon senso di superare la burocrazia.

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