Paracadutisti e fumogeni sulla Cupola del Brunelleschi?

Associazione Progetto Firenze e Firenze Riparte a Sinistra chiedono a Comune, Soprintendenza e Prefettura un deciso intervento a tutela della sicurezza della città e del suo patrimonio artistico e civile. Tommaso Grassi e Grazia Galli: “Il cielo di Firenze, una volta inviolabile, si apre ora ad uso e consumo del turismo ricco e cafone?”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2018 19:26

L'annuncio a mezzo stampa non lascia margini al dubbio: una pattuglia di paracadutisti in tuta alata si esibirà, ogni venerdì alle 14.00, in sorvolo sulla cupola del Brunelleschi e il campanile di Giotto, liberando fumogeni colorati. Un appuntamento fisso con cui il team Skydive Dream, già attivo a Dubai, proporrà a Firenze una nuova attrattiva turistica per propagandare la propria attività di lanci nella zona di Porta Romana in tandem con turisti, disposti a sborsare centinaia di euro per un volo sui cieli di Firenze. L'iniziativa commerciale ha ricevuto il favore di Toscana Aeroporti e l’ok di Enac e Enav. Ha ricevuto anche l'autorizzazione dell'amministrazione comunale e della soprintendenza?

"Se tutto questo sarà confermato, si tratterebbe senza ombra di dubbio di un atto definitivo nella trasformazione della città e del suo cielo in un lunapark asservito al consumo del turismo globale -intervengono Tommaso Grassi di Firenze Riparte a Sinistra e Grazia Galli dell'Associazione Progetto Firenze- Viene da chiedersi, inoltre, a cosa mai serviranno più le misure di sicurezza che hanno portato alla sorveglianza militare delle piazze, al raddoppio delle telecamere, o a chiedere il rafforzamento delle forze di polizia, se chiunque d’ora in avanti potrà per scopi commerciali infrangere il divieto di sorvolo totale istituito nel 1997.

E che dire delle polluzioni di gas di scarico e fumogeni che di settimana in settimana si riverseranno sui preziosi marmi di Santa Maria Del Fiore e – presumiamo sui complessi monumentali intorno a Porta Romana? Qualcuno ha provveduto a valutare l’impatto a breve e lungo termine di quest’attività sulla salute della città e dei suoi monumenti? Esiste un piano d’emergenza nel malaugurato caso di incidente? Perché Enac avrebbe rilasciato un permesso così in fretta senza alcuna informativa? Chiediamo a Comune, Prefettura e Sovrintendenza, che paiono esser stati sin ora completamente scavalcati, se non ritengano urgente intervenire e far sentire la propria voce in merito a questa pazzesca iniziativa.

Chiederemo in Consiglio comunale a Sindaco e assessorato competente di informare l'assemblea e valutare i possibili margini di un intervento del Comune per fermare questo ennesimo atto di mercificazione della città".

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