Paolo Pietrangeli a Sesto Fiorentino

Presentazione suo primo libro, venerdi 19 dicembre 2014 (ore 18.00) all'Istituto De Martino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2014 22:45
Paolo Pietrangeli a Sesto Fiorentino

Venerdi 19 Dicembre 2014 ore 18.00 verrà presentato Una spremuta di vite, esordio letterario del cantautore e regista PaoloPietrangeli, con prefazione di Gianni Mura. A presentare il libro, insieme a Paolo Pietrangeli con la sua chitarra ,sarà presente Gianni Mura,giornalista. Ingresso libero.

Al termine della presentazione verrà offerto un aperitivo per augurarci un nuovo anno diverso e migliore.

Dalla gioventù alla maturità, dai primi contatti con l'arte mediati dal padre Antonio, regista di successo, agli anni del successo musicale, di Contessa e Valle Giulia, fino al viaggio a Cuba e al recente ricovero palermitano in seguito a un malore, PaoloPietrangeli ripercorre la propria vita con onestà e pungente ironia. Una spremuta di vite è un romanzo permeato di musica:punteggiato di versi e note musicali, è arricchito da una seria di codici QR che permettono di ascoltare 15 brani, di cui 3 inediti, del cantautore.

Una spremuta di vite è molto più di un'autobiografia: è un romanzo che, partendo da spunti del vissuto di Pietrangeli, si erge a spaccato di una parte importante della storia italiana, quella che va dagli anni Cinquanta ad oggi, dal dopoguerra al nuovo millennio passando attraverso i decenni della contestazione giovanile. È il racconto della vita dell'autore, ma anche di tutti coloro che – artisti, registi, musicisti, amici e familiari – hanno intrecciato la propria strada personale e professionale con la sua.

“Per molti – scrive Gianni Mura nella prefazione al romanzo - Pietrangeli è quello di Contessa. Non posso negarlo. Per me è anche altro: una sorta di Houdini del verso, di Philippe Petit del calembour, dell’enjambement, un punto di saldatura tra la canzone popolare e il cabaret di Brecht-Weill”. E, parlando dell'autore, Mura continua: “Pietrangeli non ha mai smesso di scrivere canzoni e per molti anni ha fatto politica. Dal basso, dai quartieri, quella dove si suda e non ci sono riflettori. Perché, senza metterla giù tanto dura, quegli anni in cui ribellarsi pareva giusto (e non è escluso che lo sia) non erano solo slogan e fotocopiatrici, sampietrini e occupazioni. Erano anni di amicizia, di passione, di speranza. C’erano tanti modi di viverli e qualcuno la vita ce l’ha lasciata. E qualcun altro la racconta in queste pagine terapeutiche, penso, per chi le ha scritte, e oneste per chi legge”.

“Pubblicare un romanzo di Paolo Pietrangeli, vera e propria bandiera del '68 italiano - commenta l'editore Ottavio Navarra – è per noi motivo di gioia e orgoglio. Il libro riesce, al di là degli stereotipi dell'autobiografia, a costruire e donare al lettore la rappresentazione acuta e lucida di cinquant'anni di storia nazionale. ”

Paolo Pietrangeli è l’autore dei brani che sono diventati la colonna sonora della fine degli anni ’60 in Italia, quando anche senza incisioni né promozione su radio o tv, canzoni come Contessa e Valle Giulia hanno raggiunto migliaia di persone grazie al passaparola, durante i cortei studenteschi o le “cantate” nelle piazze.

A oggi Pietrangeli ha registrato quindici album tra LP e CD, ma la musica è solo uno dei mezzi attraverso cui nutre la sua urgenza di raccontare, appresa dal padre Antonio, noto sceneggiatore e regista.

Si avvicina al cinema come aiuto regista, al fianco di Bolognini, Visconti e Fellini; debutta poi come regista di documentari conBianco e Nero, un viaggio nel neofascismo degli anni ’70. Tra i lavori più recenti vanno ricordati Genova per noi, documentario sui fatti del G8 del 2001, e Ignazio, una sorta di lettera filmata al figlio.

Infine, la televisione: Paolo Pietrangeli ha iniziato come regista del Maurizio Costanzo Show e continua ancora a frequentare gli studi televisivi, dietro la telecamera.

Oggi si definisce regista dal lunedì al venerdì, cantastorie nei fine settimana. Una spremuta di vite è il suo primo libro.

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