Palestina, sabato 27 manifestazione a Roma

"Med Net", da S. Rossore un appello dei giovani per la Palestina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 settembre 2014 16:53
Palestina, sabato 27 manifestazione a Roma

SAN ROSSORE (PI) – E' stato un appello corale per la Palestina e per i suoi giovani quello che si è levato nel corso della sessione di apertura di "Med Net" il primo Meeting di San Rossore dedicato ai giovani del Mediterraneo a cui partecipano 120 membri dai 18 ai 35 anni di età di associazioni giovanili, organizzazioni non governative, amministratori pubblici di 11 Paesi europei, africani e mediorientali tra i quali Francia, Spagna, Portogallo, Marocco, Tunisia, Egitto, Libano, Grecia, Italia, Palestina e Israele.

E' stata Vera Baboun, sindaca di Betlemme, la più piccola città della Palestina, a chiedere per i suoi giovani connazionali pace e libertà "come quella di cui godono tutti gli altri popoli". Baboun si è detta convinta che "nonostante la loro vita sia condizionata dall'occupazione, la possibilità di cambiamento sta nella forza dei giovani".

Dello stesso parere l'ambasciatore Giuseppe Cassini, vicepresidente dell'Unrwa, l'agenzia internazionale che dal 1949 si occupa della salvaguardia di 5 milioni di profughi palestinesi. "Grazie ai mezzi informatici di cui disponete – ha precisato Cassini – potete mettere insieme una rete di solidarietà capace di superare i muri di quella grande prigione a cielo aperto che si chiama Palestina".

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L'ambasciatore ha ricordato come siano un milione mezzo le persone che vivono oggi nei campi profughi, mezzo milione dei quali minorenni e come la disoccupazione colpisca la metà dei giovani in età lavorativa. Dei 2.152 morti palestinesi nella vera e propria guerra di questi mesi, 504 erano bambini. Cassini ha invitato i giovani presenti a fare in modo di far cambiare idea ad un giovane palestinese che gli ha detto "di non voler far nulla da grande, perchè non sono nessuno".

Il sindaco di Kasserine, la città tnisina da cui ha preso avvio la rivoluzione dei gelsomini, Maher Bouzzi si è detto convinto che la volontà dei giovani sia capace di superare i conflitti grazie a quella che "deve proseguire come una rivoluzione delle idee".

Nel corso della mattinata hanno poi preso la parola Patrick Allemande, vice presidente della regione francese Paca, Amara Ben Romdhane direttore del centro di sviluppo sociale di Hammamet, Islam Mohamed dell'associazione per il dialogo tra le culture Anna Lindh ed Emanuela Benini del settore cooperazione internazionale del ministero degli esteri italiano.

Il dibattito è stato coordinato dal giornalista Umberto de Givannangeli, mentre il saluto introduttivo è stato di Massimo Toschi, consulente del presidente Enrico Rossi per le questioni internazionali e della pace.

Il nostro obiettivo è di offrire ogni anno ai giovani degli Stati del Mediterraneo il parco di San Rossore perchè possano dialogare e scambiarsi esperienze. Abbiamo bisogno di un'Europa che guardi di più a sud. Abbiamo tutto l'interesse a farne un mare di pace, cooperazione e sviluppo che bandisca i fondamentalismi. In questo i giovani possono giocare un ruolo fondamentale e noi vogliamo dare un contributo nella giusta direzione".

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha spiegato così la nascita del primo meeting di San Rossore-Giovani che ha preso avvio questa mattina nella splendida cornice del parco. Il saluto di Rossi è andato ai 120 giovani provenienti da 11 Paesi del Mediterraneo, un gruppo composto da membri di associazioni giovanili, organizzazioni non governative e amministratori di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Nel suo saluto Rossi ha detto che occorre avere un'idea del futuro. "La nostra – ha precisato – è che dobbiamo fare del Mediterraneo un luogo di crescita e di scambio, superando divisioni e conflitti a partire dalle morti nel Canale di Sicilia che per decenni rappresenteranno per noi una vergogna. Mettiamo a disposizione dei giovani una piattaforma informatica su cui dialogare perchè avete il diritto di far sentire la vostra voce e le istituzioni devono ascoltarvi".

Secondo il presidente i giovani hanno la possibilità di contare soprattutto laddove ci sono forze democratiche e per questo la Regione Toscana ha inteso dare avvio a questo appuntamento che vuole rendere un appuntamento stabile. "I semi che gettiamo stamani – ha concluso Enrico Rossi rivolgendosi ai giovani presenti – ma soprattutto quelli che avete gettato e che getterete voi giovani possono crescere e dare i loro frutti grazie soprattutto alla vostra determinazione".

Il Coordinamento delle Comunità Palestinesi in Italia invita a una manifestazione nazionale in sostegno al popolo palestinese.

Nella nota di presentazione alla manifestazione si legge: "L’aggressione Israeliana contro il popolo palestinese continua, dalla pulizia etnica del 1948, ai vari massacri di questi decenni, dal muro dell’apartheid, all’embargo illegale imposto alla striscia di Gaza e i sistematici omicidi mirati, per finire con il fallito tentativo di sterminio perpetuato in questi ultimi giorni sempre a Gaza causando più di 2000 morti ed oltre 10.000 ferite.

Il Coordinamento delle comunità palestinesi in Italia indice una manifestazione nazionale di solidarietà:

- per il diritto all’autodeterminazione e alla resistenza del popolo palestinese;

- per mettere fine all’occupazione militare israeliana;

- per la libertà di tutti i prigionieri politici palestinesi detenuti nelle carceri israeliane;

- per la fine dell’embargo a Gaza e la riapertura dei valichi;

- per mettere fine alla costruzione degli insediamenti nei territori palestinesi;

- per il rispetto della legalità internazionale e l’applicazione delle risoluzione del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite;

- per uno stato democratico laico in Palestina con Gerusalemme capitale (come sancito da molte risoluzioni dell’Onu);

- l’attuazione del dritto al ritorno dei profughi palestinesi secondo la risoluzione 194 dell’Onu e la IV Convenzione di Ginevra.

Chiediamo a tutte le forze democratiche e progressiste di far sentire la loro voce contro ogni forma di accordi militari con Israele.

Chiediamo al Governo italiano e in qualità di presidente del “semestre” dell’UE di adoperarsi per il riconoscimento europeo dei legittimi diritti del popolo palestinese e mettere fine alle politiche di aggressione di Israele, utilizzando anche la pressione economica e commerciale su Israele.

Il coordinamento delle Comunità palestinesi in Italia chiede a tutte le forze politiche e sindacali e a tutti le associazioni e comitati che lavorano per la pace e la giustizia nel mondo di aderire alla nostra manifestazione inviando l’adesione al nostro indirizzo mail : 

comunitapalestineseitali

a@hotmail.com".

 

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