Caldo record: ozono, a Firenze secondo sforamento in pochi giorni

Alla centralina di Settignano la concentrazione nell'atmosfera ha raggiunto quota 189 mentre la soglia di legge è 180. Pronto soccorsi, l'attenzione resta alta ma oggi tutto sotto controllo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 luglio 2019 16:43
Caldo record: ozono, a Firenze secondo sforamento in pochi giorni

Con il caldo record di questi giorni torna a salire a Firenze la concentrazione di ozono nell'atmosfera, che ieri ha raggiunto un valore 189 microgrammi per metro cubo d'aria, di poco sopra la soglia di legge fissata a 180. Lo sforamento, il secondo quest'anno, è stato registrato dalla centralina di Settignano. Per questo, il sindaco Dario Nardella ha emesso un avviso alla popolazione per invitare i cittadini a evitare attività ricreative con esercizio fisico intenso all'aperto nelle ore più calde della giornata e, nei lavori all'aperto, di concentrare nella fascia pomeridiana le attività faticose (oltre ad effettuare pause in zone o strutture all'ombra). Ai soggetti più sensibili (bambini, anziani, asmatici, persone affette da malattie dell'apparato respiratorio) si raccomanda di evitare la permanenza all'aria aperta.

Per quanto riguarda gli ospedali, dopo il picco di lunedì scorso in cui si è registrato un significativo incremento praticamente in tutti e nove i pronto soccorsi dell’Azienda USL Toscana centro la situazione sembra in graduale miglioramento. Resta comunque alta l’attenzione con il monitoraggio giornaliero per garantire i posti letto ai pazienti.

Oggi i dati confermano una situazione assolutamente sotto controllo – è il commento del dottor Gianfranco Giannasi, direttore dell’area aziendale dei DEA- dopo la giornata di lunedì scorso che come da letteratura, seguiva i famosi tre giorni di latenza dell’ondata di calore, gli accessi sono tornati in linea. In questo momento –ha aggiunto il medico- il totale dei pazienti in attesa nei nostri nove pronto soccorsi sono 61 e in serata saranno tutti ricoverati, nei reparti di destinazione, come del resto è avvenuto nei giorni scorsi grazie a tutto il nostro personale che si è prodigato per ridurre il più possibile i disagi ai pazienti in attesa”.

Nella giornata di ieri (martedì) 973 persone in totale in tutti e nove i pronto soccorsi sono state trattate e dimesse. 

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