Ospedale Torregalli: atti vandalici e furti ai danni del personale del San Giovanni di Dio

Nursind, “Serve un presidio di sicurezza h24. Subito un tavolo di confronto”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 giugno 2018 12:43
Ospedale Torregalli: atti vandalici e furti ai danni del personale del San Giovanni di Dio

 E’ ancora allarme sicurezza per i dipendenti degli ospedali dell’Asl Toscana Centro: nel pomeriggio dell’8 giugno alcuni vandali si sono introdotti negli spogliatoi riservati al personale del San Giovanni di Dio, trafugando abiti, scarpe e altri beni di infermieri e operatori sanitari, oltre a un computer portatile di proprietà dell’ospedale. A denunciare l’accaduto il sindacato autonomo degli infermieri Nursind. “Chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto permanente sulla sicurezza”, dichiara il sindacato.

“Non è concepibile che proprietà personali e beni comuni necessari per lo svolgimento delle attività professionali possano essere sottratti con tale facilità. E’ arrivato il momento – accusa Salvatore Sequino, responsabile Nursind per l’area fiorentina - che il tema della sicurezza del personale sia considerata un’urgenza di primo rilievo da parte dell’Azienda sanitaria e delle autorità competenti”.

“Come Nursind da tempo ci battiamo per la sicurezza negli ospedali – aggiunge – soprattutto nelle unità di emergenza urgenza. Le aggressioni ai danni del personale sono cresciute a dismisura rispetto agli anni passati. Solo lo scorso febbraio un uomo ha minacciato con una pistola un infermiere in servizio all’ospedale di Prato, sfiorando la tragedia. Il problema è sentito in tutta l’Asl Toscana Centro”.

“Quest’ultimo episodio – sottolinea Giampaolo Giannoni, responsabile regionale Nursind Toscana – è solo l’ulteriore conferma di ciò che ribadiamo da anni: è necessario istituire un posto di polizia h24 nei DEA. Auspichiamo che l’Azienda sanitaria metta in atto tutte le procedure necessarie a tutelare chi lavora e chi usufruisce degli ospedali. Infermieri, operatori sanitari e pazienti sono tutti in prima linea in questa situazione a rischio”.

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