A San Siro prevalgono troppo le emozioni

Ieri sera alle ore 21.00 Inter-Fiorentina ha visto i neroazzurri vincere per 2-1, dopo una partita quasi cestistica: 5 vs 5 back-to-back, dove i moduli delle squadre si equivalevano e nessuno voleva indietreggiare. A colpo rispondeva colpo. Tanta corsa e giocate fra le linee. Finché la qualità logica ha disperso ogni suo volere, lasciando spazio a dei caotici spunti istintivi.

26 settembre 2018 11:12
A San Siro prevalgono troppo le emozioni
Immagine concessa da violachannel.tv

La Fiorentina ha dimostrato che il suo cammino è ancora in crescendo. Dovranno sviluppare doti cui si richiede di carpire la situazione, adattarsi agli eventi, non ribellarsi e accettare senza remora. Queste sono tutte particolarità che fanno parte del bagaglio d’una rosa che voglia diventare grande. Perché nel calcio, come nella quotidianità, esistono gerarchie e sta a te trovare la tua collocazione. E se vuoi sederti al tavolo dei migliori avendo diritto di parola, non puoi piagnucolare, ma restare impassibile e non indietreggiare davanti ai torti. Perché alla fine diventeranno doni per la tua forza: una squadra concentrata, adattata che controlla se stessa fa più paura, in quanto pare che niente possa scalfirla.

Buddha diceva che bisognasse vivisezionare ogni sensazione per arrivare alla sua fonte e annullarla. Così simile bisogna che sia pure la strada intrapresa dai ragazzi viola. Una strada introspettiva, volta al conoscere prima l’Io poiché passano attraverso noi i sensi e significati dati a determinati scopi, od oggetti, o avvenimenti. Controllandosi vivendo l’emozione e con l’aiuto del vissuto arrivarne al controllo, dimostra maturazione dei processi interni. Dopo capire l’avversario e rispettarlo diventeranno automatismi positivi, perché vedrai altro dinnanzi a te, altro di vissuto.

Gli errori commessi, come le proteste della squadra per ottenere un cartellino rosso (che un occhio attento avrebbe evitato osservando l’andazzo del match) o Chiesa che non corre inveendo contro l’arbitro per un rigore non datogli (sapendo che la giornata non lo permetteva), non esisteranno. Questo farà della Fiorentina un club forte, rispettato, che incute timore. Infatti i nostri ragazzi posseggono delle capacità eccezionali che sono però da convogliare meglio. Perciò ci vorrà tempo.

Comunque un passo avanti c’è stato, proprio quando l’arbitro ha fischiato la fine i giocatori viola non hanno mai abbassato la testa dal campo agli spogliatoi. Mentre non può dirsi la stessa cosa su quelli dell’Inter.

Orgogliosi di questa pazza Fiorentina.

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