Organici delle forze dell’ordine: il Ministro Salvini assume rinforzi

Polemica con il presidente della Regione Enrico Rossi: "Il Viminale annuncia briciole per la Toscana". Donzelli e Torselli (FdI) in un capannone cinese a Montemurlo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2018 14:20
Organici delle forze dell’ordine: il Ministro Salvini assume rinforzi

FIRENZE- L'arrivo di rinforzi sono stati annunciati stamattina dal Viminale. Da qui a febbraio arriveranno 36 poliziotti in più per la provincia di Firenze (di cui 29 in questura), 8 per la provincia di Arezzo, 4 in provincia di Grosseto, 6 in provincia di Livorno, 16 in provincia di Lucca, 17 in provincia di Massa Carrara, 12 in provincia di Pisa, 6 in provincia di Pistoia, 15 in provincia di Prato, 8 in provincia di Siena. Prima di questi rinforzi, in Toscana prestavano servizio 5.462 unità della Polizia di Stato di cui 284 tecnici. A questi si aggiungono 7.483 appartenenti all’Arma dei carabinieri e 2.730 finanzieri. Entro l'anno l'arma dei carabinieri invierà al Comando Legione Toscana 207 militari.In particolare, nel piano di riorganizzazione delle questure gli organici saranno cosí modificati:

Arezzo da 197 unità a 268, Firenze da 859 a 863, Grosseto da 423 a 438, Lucca da 272 a 344, Massa Carrara da 204 a 263, Pisa da 279 a 299, Pistoia da 197 a 268, Prato da 257 a 261 e Siena da 225 a 268.

“Voglio rinforzare le questure di tutta Italia” dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini. “A questi primi rinforzi vogliamo aggiungere gli 8 mila donne e uomini in divisa: è il piano di assunzioni deciso dal governo”. Tra gli 8 mila “ci saranno anche i Vigili del Fuoco”. Il responsabile del Viminale aggiunge: “Anche in Toscana ascoltiamo con attenzione le richieste del territorio e l’invio di nuovi poliziotti è una prima risposta”. In particolare, Salvini sottolinea i rinforzi per Firenze, Prato e Pisa: “In meno di sei mesi di governo stiamo offrendo le prime risposte concrete, nonostante qualche polemica degli amministratori di sinistra. Sono felice che, dopo anni di governo nazionale del Pd, ora anche i sindaci democratici si siano accorti del problema sicurezza e chiedano interventi al sottoscritto”.

"Sull'aumento degli organici delle forze dell'ordine siamo agli annunci generici. Il Viminale parlo di soli 128 poliziotti in più per tutta la Toscana da qui a febbraio, quando è assai probabile che nello stesso periodo ne andranno in pensione anche di più. E poi nessuna indicazione concreta su cosa faranno e dove andranno i presunti neoassunti. In strada o negli uffici?". Così il presidente della Toscana, Enrico Rossi, commenta le dichiarazioni del ministro degli interni Matteo Salvini sull'arrivo di nuovi agenti in Toscana. "Il ministro - continua - parla di rinforzi e promette un piano di assunzioni, ma grattando la notizia resta solo un annuncio roboante.

Non dice se questi agenti saranno impiegati per rafforzare il controllo del territorio, il presidio nei quartieri e nelle stazioni del centro e delle periferie. Ricordo anche – prosegue - che dalla relazione del capo della Polizia Franco Gabrielli in sede di commissione parlamentare sullo stato della sicurezza nelle città italiane emergeva come le forze dell'ordine in Toscana fossero sotto organico di centinaia di unità, in particolare quelle di stanza nelle città di Firenze e Pisa e solo per la città di Firenze necessiterebbero cento agenti per completare l'organico.

Le cifre sparate oggi – conclude- sono una vera e propria miseria: briciole per la Toscana, che rendono le dichiarazioni del titolare dell'Interno solo propaganda spicciola".

“Per la giunta comunale di Firenze e la regione Toscana le forze dell’ordine sono troppo poche. Hanno ragione: è l’eredità dei governi di centrosinistra, che hanno dimenticato queste terre nonostante la presenza di tanti toscani a partire dall’ex premier Renzi e di ministri come la Boschi e Lotti. Sono felice di aver annunciato l’arrivo di 335 rinforzi tra polizia e carabinieri, dopo meno di sei mesi al Viminale, per correggere la rotta degli ultimi anni, e di aver messo nella manovra economica oltre 300 milioni di euro per 8 mila assunzioni straordinarie di donne e uomini in divisa. A presto a Firenze!” dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini, dopo le dichiarazioni arrivate dalla giunta comunale di Firenze e dal presidente della Toscana che lo hanno criticato.

"Assurdo che chi come Nardella e Rossi ha per anni portato avanti una politica buonista, e di estrema tolleranza sul tema della sicurezza possa ergersi a giudice dell'operato di un ministro che ha riportato la sicurezza nelle nostre città e la sicurezza come condizione essenziale di visibilità per la nostra gente, al primo posto dell'agenda governativa. Non possono criticare coloro i quali sono parte organica di quel centrosinistra che ha ridotto Firenze, la Toscana e l'Italia in una condizione di costante insicurezza per portare avanti un principio eccessivamente garantista che chiaramente andava a contrastare con la realtà dei fatti.

Firenze diventava una città invivibile, una città estremamente poco controllata, con tantissime occupazioni abusive, aree di degrado diffuso, una presenza insufficiente di forze dell'ordine". Dichiarano congiuntamente il segretario provinciale della Lega Alessandro Scipioni ed il commissario cittadino Federico Bussolin "Non possiamo che essere grati al ministro Salvini per l'invio delle nuove unità delle forze dell'ordine nella nostra città, e concordare con lui quando si chiede come mai i governi precedenti con tanti autorevoli esponenti toscani del Partito Democratico al proprio interno non si siano preoccupati di inviare più uomini delle forze dell'ordine su questo territorio per difendere la brava gente ".

"Non possiamo accettare che in Toscana esistano zone in cui lo Stato si arrende e cessa di essere Stato, permettendo che qualcuno si faccia delle regole sue. Oggi Fratelli d'Italia ha deciso di ricordare il 4 novembre, a cento anni dalla vittoria della prima guerra mondiale, manifestando nelle città di tutta Italia e parlando oggi di quelli che sono i nemici dell'Italia: bisogna combattere per dire, oggi come cento anni fa, non passa lo straniero". Così il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli e il coordinatore regionale del partito Francesco Torselli, che questa mattina hanno guidato una delegazione di Fratelli d'Italia a Montemurlo (Prato), "luogo simbolo dell'invasione straniera" in Toscana.

Insieme a loro c'era anche Matteo Mazzanti, capogruppo di Fratelli d'Italia al Comune di Montemurlo. Gli esponenti di Fratelli d'Italia sono entrati in una stireria gestita da cinesi: "Un luogo che più volte è stato chiuso per sfruttamento di manodopera clandestina e poi riaperto grazie all'escamotage di intestare la ditta a lavoratori diversi - hanno sottolineato Donzelli e Torselli - qui è stato lo stesso sindaco del Partito democratico a chiedere aiuto". Entrando nel capannone Fratelli d'Italia ha trovato persone al lavoro di domenica: con loro c'erano persino dei bambini.

Nello stesso locale c'è anche una cucina dove dei lavoratori mangiavano. "Oggi - hanno concluso gli esponenti di Fratelli d'Italia - siamo qui a dire che lo Stato deve intervenire con urgenza per impedire a questi signori di farsi beffa dell'Italia e di tutti quegli imprenditori costretti a regole rigidissime e a fatiche inenarrabili per portare avanti le proprie attività".

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