OPG: il trasferimento a Solliccianino

Fratelli d'Italia: "Un altro anno di ritardo, istituzioni incapaci. Si agisca nella sicurezza per i cittadini". Nuovi sopralluoghi in carceri toscane del Garante dei detenuti Corleone

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 aprile 2015 08:15
OPG: il trasferimento a Solliccianino

Si fa sempre più concreta l'ipotesi di trasferimento nell'istituto Gozzini di alcuni internati nella struttura empolese. Secondo la stampa occorrerà almeno un anno di tempo per trasferire gli internati dall’OPG di Montelupo al carcere Gozzini di Firenze: un anno di tempo per adeguare il carcere fiorentino e trasformarlo in un “centro di eccellenza per la salute mentale”, indire la gara di appalto, assumere infermieri specializzati e trovare una sistemazione ai detenuti in regime di semi-libertà del Gozzini.

"Attendere un altro anno per trasferire i malati psichiatrici dell'Opg di Montelupo a Solliccianino è emblematico sulla mancanza di capacità ed efficienza che hanno dimostrato la Regione e il governo nell'affrontare il problema. La decisione di chiudere Montelupo è sbagliata, una verità dimostrata dal fatto che adesso le istituzioni non sanno che pesci prendere". Così il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione e candidato a governatore Giovanni Donzelli commenta, insieme ai consiglieri Paolo Marcheschi e Marina Staccioli "L'Opg di Montelupo nelle intenzioni delle istituzioni doveva essere chiuso già dal 1° aprile - sottolineano gli esponenti di Fratelli d'Italia - invece ancora oggi si discute sulle nuove strutture destinate ad ospitare i pazienti.

Non ci si poteva pensare prima?", sottolineano Donzelli, Marcheschi e Staccioli. "La Regione ancora una volta è stata incapace di gestire un problema - concludono gli esponenti di Fratelli d'Italia - si è già perso troppo tempo: le istituzioni trovino in fretta le soluzioni più adeguate, soprattutto per la sicurezza delle comunità locali".

Di male in peggio -commentano Massimo Lensi e Maurizio Buzzegoli, Presidente e Segretario dell’associazione radicale Andrea Tamburi- Ci chiediamo, non senza stupore, ma dove era la Regione Toscana negli ultimi due anni? La Legge 81 del 2014, infatti, aveva indicato in tempo e disposto quanto necessario per chiudere gli Opg, sia deistituzionalizzando gli internati con programmi individualizzati di inserimento sociale, sia abrogando gli ergastoli bianchi, sia prevedendo strutture residenziali alternative. Ribadiamo la nostra contrarietà a scelte che comportano l’impiego di strutture carcerarie, pur adeguate strutturalmente, per il trasferimento degli internati.

E riteniamo inaccettabile il tempo previsto di un anno per adempiere, benché in maniera non consona, agli adempimenti di legge: forse non è chiaro, ma ogni giorno trascorso in OPG da parte di un internato è una violazione della legge 81. Fin dalla cosiddetta Legge Marino (Legge del 17 febbraio 2012), è stata prevista la nomina del Commissario (in sostituzione) per inerzia delle Regioni. Ci sembra che questo sia proprio il caso della Regione Toscana”.

Il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale,Franco Corleone, ha in calendario una nuova settimana di sopralluoghi nelle strutture penitenziarie della Toscana. Il Garante si recherà venerdì 10 aprile in visita alla Casa circondariale di San Gimignano (Siena). Lunedì 13 aprile visiterà la struttura di Porto Azzurro (Li) e martedì 14 sarà al carcere della Gorgona (Li). I sopralluoghi che Corleone sta effettuando in questi mesi hanno l’obiettivo di verificare lo stato dei lavori di ristrutturazione delle carceri toscane, e se siano state superate alcune criticità, come le precarie condizioni igienico-sanitarie, a suo tempo segnalate.

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