Omicidio stradale: in presidio a Firenze

Secondo gli utenti della strada non si tratterebbe solo di alcol nel sangue

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 marzo 2015 14:58
Omicidio stradale: in presidio a Firenze

Alcol nel sangue oppure acqua nel cervello? All'indomani dell'ennesima morte violenta sulle strade italiane si torna a preme l'acceleratore sulla normativa che possa portare verso il reato di omicidio stradale.Lanciata come ipotesi normativa da Matteo Renzi, a Firenze, sostenuta da una raccolta firme, ad oggi ancora nulla si è mosso tanto che il Ministro dell?interno Angelino Alfano è arrivato a Twittare "Ora basta. Omicidio stradale. Lo proporrò subito in Consiglio dei ministri".Il dibattito però si arricchisce di spunti riflessivi e gli utenti della strada puntano il dito sul mancato rispetto delle regole elementari tradite da tutti e non solo dagli ubriachi che si mettono alla guida.

 L'associazione Città Ciclabile di Firenze ad esempio condivide l'allarme per i troppi incidenti mortali avvenuti recentemente sulle strade di Firenze, in uno dei quali è stato coinvolto un ciclista investito su un attraversamento ciclabile alla Fortezza da Basso: a questo proposito l'Associazione cita "Una recente indagine dell'ASAPS ha evidenziato quanto poco rispettata è la precedenza agli attraversamenti pedonali".Oltre al maggiore controllo e alle sanzioni contro il dilagante uso del cellulare alla guida - che equivale a guidare in alcuni momenti "alla cieca" - e contro gli eccessi di velocità, l'Associazione Città Ciclabile chiede al Sindaco "L'adozione di dissuasori fisici per ridurla.

Città Ciclabile è inoltre favorevole a una generale "rieducazione" al rispetto delle regole per le strade ed ha già dato un contributo a proposito, insieme alle associazioni Gabriele Borgogni e Lorenzo Guarnieri, con la campagna "Bici lucenti, motori prudenti" durante la quale è stato distribuito anche un "Decalogo" per la sicurezza dei ciclisti che, come gli altri utenti della strada, non sempre rispettano le regole. Va tenuto presente però che le conseguenze sono ben diverse se a causare un incidente è un'auto, una moto o una bici, basta pensare che un impatto solo a 50 km/h (e quanti sono quelli che superano questo limite!) equivale a una caduta dal terzo piano mentre a 30 km/h all'ora equivale a una caduta dal primo piano e una bici normale può raggiungere i 15/20 Km/h"

Per l’istituzione del reato di omicidio stradale l’associazione Città Ciclabile, che collaborò anche alla raccolta di firme, partecipa oggi pomeriggio alla manifestazione di fronte alla Prefettura di Firenze indetta dalle associazione Lorenzo Guarnieri, Gabriele Borgogni e ASAPS.

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