​Olio DOP Chianti Classico: per l'assaggio serve un' Applicazione

Il Consorzio Olio Dop Chianti Classico utilizza un nuovo sistema informatico per l’assaggio dell’olio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2015 17:24
​Olio DOP Chianti Classico: per l'assaggio serve un' Applicazione

C’era una volta l’assaggio degli oli DOP, con scheda di valutazione cartacea, capo-panel dotato di righello (nelle vesti del “Misuratore”) e la calcolatrice. Ogni campione di olio viene valutato su vari attributi la cui intensità in positivo o negativo (pregi e/o difetti) è tracciata in segmenti su carta (scheda di valutazione). Misura dopo misura, la domanda è sorta spontanea: esisterà un programmino in grado di valutare le dimensioni di un segmento? Oppure una scheda elettronica con possibilità di elaborazione dati? La risposta appare scontata: di sicuro, basta cercare in rete. In rete si trova tutto… o quasi tutto, perché in effetti non è dato recuperare né applicazioni in grado di misurare segmenti né tantomeno schede elettroniche.

Per questo motivo, il Consorzio Olio DOP Chianti Classico, spinto dall’esigenza di avere informazioni in tempo reale e a costi sostenibili sulla valutazione organolettica dell’olio, ha ideato e sviluppato un’applicazione in grado di gestire l’analisi sensoriale.

“Cerco di spiegare lo scopo di questa App e come funziona” dichiara Farida Furini, responsabile tecnico di Valoritalia Laboratori srl, laboratorio che esegue, tra l’altro, le analisi per la certificazione dell’Olio DOP Chianti Classico. “Quando si apre la App, sullo schermo del dispositivo, che sia un tablet, uno smartphone o un pc, appare in formato grafico la riproduzione della scheda di assaggio ufficiale del regolamento europeo in vigore. Per ciascun campione di olio, a cui è assegnato un numero di anonimizzazione, ogni giudice esegue la valutazione di ciascun attributo, trascinando il cursore fino alla posizione desiderata (come tirare la barretta verticale sulla scheda cartacea). Al termine della valutazione del campione, e prima di passare all’assaggio successivo, l’applicazione misura i segmenti, trasferisce i dati al programma di calcolo e in tempo reale è possibile conoscere i risultati e la classificazione merceologica dell’olio degustato.”

Inoltre il programma fa ancora qualcosa di più: per ogni sessione, i dati, validati e non modificabili, vengono archiviati in un server, nell’opportuno formato (grafico, testuale, numerico) che viene utilizzato per elaborare statistiche e specifici report. Contemporaneamente, viene stampata, in formato grafico, la scheda (esattamente la stessa che l’assaggiatore avrebbe compilato in formato cartaceo).

“La vera forza dell’applicazione – afferma Giuseppe Liberatore, direttore del Consorzio Olio DOP Chianti Classico - risiede nel rispetto totale della normativa attuale, sia nella forma che nella filosofia. Nella forma perché al termine della seduta si ottiene esattamente la stessa scheda che si sarebbe ottenuta senza l’informatizzazione, nella filosofia perché rimane invariata la spontaneità del gesto di tracciare la linea verticale per stabilire l’intensità del parametro valutato, mentre si lascia all’informatica solo il ruolo di estrapolare ed elaborare i dati. Il campione di olio è anonimizzato e ciascun assaggiatore è identificato da un codice numerico, nel totale rispetto delle leggi sulla privacy.”

L’applicazione, la cui prima progettazione risale al 2012, ancora non ha un nome, ma poco importa. Sarà battezzata in futuro, l’importante è che sia in uso già dalla corrente campagna olearia, per l’assaggio degli oli DOP o non DOP. L’intuitività dell’interfaccia e la semplicità di utilizzo ne fanno uno strumento agile e dalle grandi potenzialità future.

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