Oggi le prime unioni civili a Firenze

Anche a Fiesole le cerimonie negli stessi spazi dei matrimoni. Ad Arezzo non ancora accolte le domande di trascrizione dall'estero

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 agosto 2016 00:21
Oggi le prime unioni civili a Firenze

"Abbiamo celebrato le prime unioni civili a Firenze, una legge di civilta'' di cui siamo fieri! Love is love". Cosi'' il sindaco di Firenze Dario Nardella, su twitter.

Anche a Fiesole le unioni civili si potranno costituire con una cerimonia pubblica di fronte al Sindaco, a un Assessore o a un Consigliere Comunale e alla presenza di due testimoni, cui seguirà l’iscrizione nel registro delle unioni civili previsto dalle disposizioni ministeriali. Lo ha stabilito la Giunta Comunale, che estende alla costituzione delle unioni civili l’utilizzo degli stessi spazi e modalità previsti per i matrimoni celebrati con rito civile. Potranno tenersi, pertanto, presso l’ex sala consiliare, la terrazza posta al primo piano, sotto il loggiato del Palazzo comunale o presso l’Area Archeologica del Teatro Romano di Fiesole. La delibera della Giunta garantisce, così come previsto dalla Legge, la dichiarazione gratuita di costituzione dell’unione civile, presso l’Ufficio di Stato Civile del Comune. ‘Sono felice di questa decisione – afferma il Sindaco Anna Ravoni – che rappresenta un passo importante per i diritti di tutti i cittadini.’

Il comitato Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno” chiede rassicurazioni al comune di Arezzo e a tutti gli altri comuni della provincia in merito alla effettiva applicazione della legge n. 76 che permette alle persone dello stesso sesso di costituire un' Unione Civile, in quanto nelle scorse settimane sono pervenute all'associazione segnalazioni di alcune coppie che hanno ricevuto risposte impreparate e vaghe da parte degli uffici competenti e che ad oggi non si sono ancora viste accogliere la richiesta di unione civile. Dopo l'emanazione del cosiddetto “decreto ponte” e dei formulari da parte del Ministero dell'Interno, entrati in vigore lo scorso 29 luglio, ogni Comune è obbligato a predisporre la modulistica necessaria ad accogliere le richieste e dotarsi di un registro provvisorio delle Unioni Civili.

La presidentessa di Arcigay Veronica Vasarri dichiara: «ci auguriamo che i rimandi registrati nei giorni scorsi all'ufficio di stato civile del comune di Arezzo siano causati soltanto da impedimenti tecnici, come la mancanza dei registri vidimati. Precisiamo comunque che si tratta di ritardi non giustificati in quanto non è necessaria la stipula di regolamenti comunali ad hoc ma per legge si applica automaticamente alle unioni civili quanto previsto per il matrimonio civile.

Siamo a conoscenza di altri comuni della provincia in cui sono già state fissate le date delle celebrazioni per i prossimi mesi (esempio Cortona e Civitella in val di Chiana) mentre in città come Bologna e Milano sono già state celebrate le prime».

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