Nuovo Isee, caos nei comuni per erogazione dei servizi

Incontro in Regione. Anci al governo: "Necessaria una norma transitoria"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2015 15:23
Nuovo Isee, caos nei comuni per erogazione dei servizi

Una norma transitoria che definisca chiaramente il quadro del nuovo Isee, in modo da superare le incertezze, la chiede Anci al Governo, affinchè si risolva al più presto la confusione generata dalle recenti sentenze del Tar del Lazio sui criteri di calcolo per le persone con disabilità. Ma non c’è solo il problema dei criteri di calcolo a rendere complessa la situazione sul nuovo Isee. L’Isee consente l’accesso e l’assistenza per servizi che vanno dagli asili nido e le mense scolastiche fino alle agevolazioni e agli aiuti per chi non riesce a pagare l’affitto, o le bollette, o per l’inserimento nelle strutture residenziali di anziani non autosufficienti e disabili.

Stamani in Regione Toscana si è tenuto un incontro del tavolo tecnico che riunisce tutti i soggetti coinvolti, a cui per Anci ha partecipato la presidente Sara Biagiotti, che ha ribadito le grandi difficoltà dei Comuni a far fronte a questa situazione. “Da un lato ci sono i problemi organizzativi generali, che comportano il rischio per i cittadini di perdere il diritto di accesso alle prestazioni; d’altra parte le scadenze sono imposte a livello nazionale e per questo abbiamo chiesto una norma transitoria – spiega Sara Biagiotti – Dall’altro lato c’è l’incognita dell’impatto dell’Isee sui bilanci comunali, che ancora non è stato quantificato. Da parte nostra, come Anci Toscana siamo impegnati a supportare i Comuni per rendere le norme più omogenee possibile. C’è tanto lavoro da fare e il tavolo continuerà il suo lavoro”.

Per quanto riguarda il Tar del Lazio, il problema è che il Tribunale ha di recente accolto parzialmente alcuni ricorsi da parte di Associazioni e famiglie contro i nuovi metodi di calcolo dell’Isee. Al contempo, però, l’Inps continua a rilascia le dichiarazioni sostitutive uniche con grave ritardo e sulla base delle regole in parte annullate dal Tar. I Comuni, in questo frangente, non sono più in grado di gestire l’assistenza ai cittadini secondo le regole di una norma messa in discussione dal Tar.

“E’ un fatto grave, perchè l’Isee consente l’accesso e l’assistenza per servizi che vanno dagli asili nido e le mense scolastiche fino alle agevolazioni e agli aiuti per chi non riesce a pagare l’affitto, o le bollette, o per l’inserimento nelle strutture residenziali di anziani non autosufficienti e disabili - spiegano dall'Anci - E in questo quadro in alcuni territori si stanno già creando situazioni di tensione sociale’’.

Già nei giorni scorsi il presidente dell’Anci Piero Fassino ha scritto al sottosegretario Delrio e al ministro Poletti chiedendo con urgenza un quadro certo e stabile di regole. Ma qualunque sia la scelta del Governo rispetto alle decisioni del Tar, Anci ritiene assolutamente indispensabile intanto una norma transitoria che definisca il quadro in modo chiaro, in attesa del superamento di questa situazione di incertezza.

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