Nuove minacce di morte alla sindaca di Empoli Brenda Barnini

La solidarietà della giunta regionale toscana. Fratini (Pd): "Troppi hanno coltivato odio e intolleranza". Mazzantini: “Un grave atto intimidatorio che non fermerà la buona amministrazione”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 dicembre 2019 20:59
Nuove minacce di morte alla sindaca di Empoli Brenda Barnini

FIRENZE- Nuova lettera recapitata ieri alla sindaca di Empoli Brenda Barnini: l'ennesima minaccia di morte. La prima era stata nel 2018, poi altre due volte all'inizio di questo novembre. Dunque è la terza lettera in un mese. La missiva stavolta si compone di poche righe, scritte a mano e con una calligrafia incerta e stentata: "Guardati le spalle, presto avrai una pallottola nella schiena". E poi la non condivisione della scelta del Comune di Empoli di concedere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre - senatrice a vita e deportata sopravvissuta ad Auschwitz, ricordata in modo offensivo per il suo essere ebrea - ed altre parole di odio con cui si invita la sindaca a ricordarsi dei suoi cittadini prima di occuparsi di migranti ed extracomunitari.

"Un atto doppiamente grave: per le minacce rivolte ad una sindaca e per l'odio razziale di cui sono intrise le parole che l'accompagnano" condannano l'accaduto il presidente della Toscana Enrico Rossi e l'assessore ai rapporti con gli enti locali Vittorio Bugli "A Brenda Barnini va la solidarietà mia e di tutta la giunta toscana - commenta il presidente della Regione Enrico Rossi – Il ripetersi sempre più spesso, in Italia ma anche in Toscana, di attacchi verbali (ma anche non solo verbali) di tipo razzista e fascista sono segnali preoccupanti assolutamente da non sottovalutare: dai gruppi neofascisti bloccati dalle forze dell'ordine e dalla magistratura di recente nel senese all'episodio, sempre a Siena, del professore universitario filonazista che su twitter elogiava Hitler ".

"Si tratta di attacchi inaccettabil e vergognosi – commenta l'assessore Bugli – Non dobbiamo abbassare la guardia. Compito delle istituzioni è impegnarsi a diffondere una cultura fondata sulla cultura dell'antifascismo, soprattutto tra i più giovani, e della legalità: una cultura dove l'avversario non diventa mai un nemico. Per il resto confidiamo che velocemente gli inquirenti possano scoprire gli autori della lettera inviata alla sindaca di Empoli".

“Le vili minacce ricevute da Brenda, ci preoccupano e ci lasciano ancora una volta esterrefatti. Si tratta di un grave atto intimidatorio consumato ai danni di un alto rappresentante istituzionale che, ne sono convinto, non si lascerà condizionare nello svolgimento delle proprie funzioni e continuerà a lavorare con grande impegno e senso di responsabilità per il bene degli empolesi. Spero che gli inquirenti possano individuare al più presto i responsabili di questo gesto sconcertante che va condannato con forza.

In un momento particolarmente difficile per il nostro Paese e le amministrazioni a tutti i livelli, è più che mai necessario che le istituzioni e la società civile uniscano le forze nel combattere ogni forma di criminalità e nel difendere quotidianamente il valore della legalità”. Questo il commento di Jacopo Mazzantini, segretario Pd Empolese Valdelsa, dopo aver appreso della nuova lettera di minacce recapitata al sindaco di Empoli Brenda Barnini.

Anche la Conferenza delle Donne democratiche dell’Empolese-Valdelsa esprime la massima solidarietà a Brenda Barnini: “Una nuova minaccia nel suo ruolo di Sindaco per aver difeso con convinzione e fermezza i valori antifascisti e democratici della sua città e del suo territorio. Le donne della Conferenza si stringono al fianco di Brenda e appoggeranno ogni azione politica ed educativa che miri a rafforzare la coscienza civica e democratica di tutti e a valorizzare le politiche della memoria”. 

"Siamo sbigottiti e sgomenti nell'apprendere dell'ennesima lettera di minaccia ricevuta dalla sindaca di Empoli Brenda Barnini -dichiara Massimo Fratini, capogruppo del Pd in Città Metropolitana di Firenze- Questa volta il pretesto per l'attacco è la volontà di dare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre". A nome del gruppo consiliare del Partito democratico della città metropolitana "esprimo la nostra solidarietà e la nostra vicinanza. Viviamo un tempo dove coltivare l'odio e l'intolleranza rischia di minare alla base le regole della civile e solidale convivenza". "Dobbiamo fare fronte comune - continua Fratini - contro coloro che seminano odio, razzismo e disprezzo del diverso e del più debole e coloro che sottovalutano derive securitarie e dichiaratamente fasciste.

Chi tace diventa complice. Ci ha colpito molto in questi giorni il discorso di Angela Merkel ad Auschwitz che citando Primo Levi ricordava: E' accaduto, quindi potrebbe accadere di nuovo. Dobbiamo continuare a mettere al centro della politica le persone bisognose, i diversi, tutti coloro che sono derisi e oppressi. Noi del Pd , con Brenda, lavoreremo per questo".

In evidenza