​Nubifragio 2015, la Toscana ha reagito: contributi solo a Siena

E' passato un anno dal nubifragio che nell'agosto scorso ha colpito duramente Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 agosto 2016 16:55
​Nubifragio 2015, la Toscana ha reagito: contributi solo a Siena

 Il Downburst, così definito dagli esperti, o violenta tempesta, ha distrutto il parco dell'Anconella e dell'Albereta e provocato seri problemi alle case e alle aziende di una intera zona del capoluogo. Nessun cittadino residente o commerciante ha beneficiato di aiuti statali accollandosi così, nell'immediato ed oggi 'per intero', la spesa per il ripristino dei danni. Cosa è accaduto, come mai non sono arrivati aiuti? Lo spiega Enrico Rossi che punta l'attenzione sulla valutazione effettuata da Palazzo Chigi.La Regione Toscana ripercorrendo i passaggi compiuti per richiedere il riconoscimento dei danni si autoassolve così: "La Regione ha fatto la sua parte fino in fondo.

Ha proclamato lo stato di emergenza regionale e ha scritto al Governo chiedendo la proclamazione di quello nazionale per gli eventi di Firenze, di Massa del 10 agosto, di Pisa, Grosseto e Siena del 24 e 25 agosto" è il presidente Enrico Rossi a ricordare le azioni svolte dopo gli eventi calamitosi che colpirono la Toscana un anno fa.

E poi cosa è accaduto? "Dopo quella richiesta il Dipartimento nazionale della Protezione civile ha fatto le sue verifiche, nella fattispecie ha fatto un sopralluogo con i suoi tecnici all'Anconella, ma la decisione del Governo è stata quella sancita dalla delibera del novembre 2015: ha riconosciuto lo stato d'emergenza nazionale solo a Siena e non alle altre città, compresa Firenze".

La delibera del Consiglio dei Ministri del 6 novembre 2015, riconoscendo lo stato d'emergenza solamente per gli eventi del 24 agosto nella provincia di Siena, è stata seguita dall'ordinanza del Dipartimento di Protezione Civile del 19 novembre 2015 che ha stabilito l'assegnazione dei contributi.Ad aver chiesto continue verifiche e chiarimenti sullo stato dei rimborsi, nei mesi passati, è stato anche il consigliere comunale fiorentino Tommaso Grassi: "Le parole di Rossi confermano definitivamente che a Firenze non arriverà un euro di rimborsi per i danni del nubifragio di un anno fa. La Regione con il Presidente Rossi finalmente chiarisce che è stato il Governo, salvo esser smentiti, a valutare che Firenze non si meritava neppure un euro di fondi per i danni del nubifragio di un anno fa che ha colpito i Quartieri 2 e 3: solo a Siena che aveva anch'essa subito danni ingenti sono stati riconosciuti appena 2 milioni di euro di indennizzi.

La 'colpa' del disastro fiorentino è forse stato quello di avere danni irreparabili al patrimonio arboreo e agli edifici pubblici e privati in un'area troppo ridotta d'estensione rispetto ai parametri del Governo?"

Il capogruppo di Firenze Riparte a Sinistra prosegue: "Con il cambiamento climatico a questi nubifragi concentrati e intensi come mai in passato dovremo purtroppo abituarci a casi simili sul territorio nazionale. Cosa dovremo augurarci in caso di un temporale, che non ne avvenga un altro nell'intera Regione e così sperare in qualche rimborso? A fianco della necessaria prevenzione dovremo pensare anche alle famiglie in difficoltà per i danni subiti e alle piccole aziende. Oppure dovremo solo sperare che ognuno possa risolvere con le proprie forze o augurandosi, cosa sempre più rara, che le assicurazioni coprano i danni?"

Conclude Grassi: "Ci rendiamo conto che a Firenze dopo un anno c'è chi ancora vive con le transenne sotto casa o i lavori ancora da fare? Solo chi ha i soldi può essere tutelato? Gli aiuti statali esistono proprio per quei cittadini colpiti nella loro serenità familiare e nell'attività economica che ne garantisce la sussistenza. Nardella di fronte a questa situazione invochi l'aiuto di Regione e Stato, senza dimenticarsi delle risorse comunali che possono esserci, per creare un fondo straordinario per coloro che sono stati danneggiati nel 2015, sperando che non ci siano a breve nuove emergenze che mettano nuovamente in ginocchio la Città."

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