Norcia: tende collettive per centinaia di persone, Renzi: "No a tendopoli sotto la neve"

Portavoce Ue: "Spese d'emergenza escluse dal patto di stabilità". In continua evoluzione la sequenza sismica. I volontari toscani delle Misericordie in azione. Mezza Italia vulnerabile: 44% aree a elevato rischio sismico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 ottobre 2016 22:23
Norcia: tende collettive per centinaia di persone, Renzi:

"Adesso la priorità è restituire un briciolo di tranquillità alle popolazioni. E farlo è un'impresa difficilissima. Del resto chiunque abbia anche solo sentito la scossa di domenica mattina a distanza di centinaia di chilometri dall'epicentro potrà comprendere il dolore di chi vive in quelle zone" scrive il premier Matteo Renzi. Una mezza vittoria, o un compromesso, quello ottenuto dai cittadini di Norcia che già da ieri mattina chiedevano a gran voce di avere delle tende a disposizione nonostante la scelta delle istituzioni di mandarli a dormire negli alberghi della regione messi a disposizione da Federalberghi.

La Commissione europea ricorda "che le spese di emergenza a breve termine legate alle catastrofi naturali possono essere classificate come una tantum e quindi esclusi dal calcolo dello sforzo strutturale in sede di valutazione del rispetto del patto di stabilità". Lo dice la portavoce della Commissione europea Annika Breidthardt

Dopo l’evento di ieri mattina, 30 ottobre, alle 07:40 ora italiana di magnitudo M 6.5 sono stati localizzati complessivamente circa 720 eventi sismici in tutta l’area interessata dalla sequenza di questi mesi.

Alle ore 18:00 sono 217 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 e18 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) dopo il forte terremoto di ieri mattina.

L’area interessata dalle scosse successive al terremoto di ieri alle ore 07:40 di magnitudo 6.5 (l’epicentro è la stella rossa nell'immagine accanto). Dalle 11.00 di stamattina (ora dell’ultimo aggiornamento) non si sono verificati altri terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 4.0. In mappa la situazione complessiva di tutta la sequenza iniziata il 24 agosto 2016.

Immagine incorporata 2La mappa della sequenza dal 24 agosto

Questo video mostra l’andamento spazio-temporale della sequenza simica dal 24 agosto al 31 ottobre.

Immagine incorporata 3

Sono già 45 i volontari delle Misericordie della Toscana in azione da ieri nelle zone della nuova emergenza terrremoto, mentre altri sono in attesa di sapere se si muoverà la colonna regionale di protezione civile della Toscana. Già ieri pomeriggio la sala operativa delle Misericordie, ha fatto partire 45 confratelli di 19 confraternite di tutta la Toscana, che hanno raggiunto il litorale marchigiano in provincia di Ancona, dove stanno prestando assitenza alle popolazioni sfollate dai paesi devastati dalle scosse di ieri mattina. Proprio in queste ore sta partendo, sempre verso la costa anconetana, il modulo PAS (punto di assistenza sanitaria) che verrà gestito dalle squadre già presenti sul posto da ieri. Restano in stand-by altre decine di volontari delle Misericordie toscane.

La protezione civile ha infatti attivato la fase di pre-allerta per le colonne mobili regionali e la Toscana è pronta, come sempre, a fare la sua parte. In ogni caso la partenza non dovrebbe avvenire prima del pomeriggio del 2 Novembre.

L'Italia è un Paese fragile. Le aree a elevato rischio sismico, zone 1 e 2 secondo la classificazione sismica della Protezione Civile 2015, sono circa il 44% della superficie nazionale (131 mila chilometri quadrati) e interessano il 36% dei comuni (2.893). Nelle aree ad elevato rischio simico vivono 21,8 milioni di persone (36% della popolazione) per un totale di 8,6 milioni di famiglie e si trovano circa 6,2 milioni di famiglie.

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