"Non così lontano":Siena stop, virus vince. Giusto continuare?

L'emergenza sanitaria impone un altro stop ai ragazzi di Gilardino. Giusto continuare con i numeri del contagio che galoppano?

Giuseppe
Giuseppe Saponaro
24 ottobre 2020 16:14

"Non così lontano" è il titolo di un cortometraggio di H. Barmasse che racconta le avventure vissute scalando alte vette. Proprio salite ripide sembrano quelle affrontate  dalle squadre di D alle prese con l'emergenza sanitaria. 

Tristemente usuale è diventata la frase: "rinviata a data da destinarsi". Anche il Siena paga dazio e, dopo Scandicci, arriva lo stop alla vigilia della sfida con il Grassina. I ragazzi di Gilardino devono fermarsi con buona pace di quei tifosi che si erano affrettati ad acquistare il proprio biglietto di accesso al Franchi.

Questa volta, la positività al Covid 19 di due calciatori avversari frena la banda di Gilardino. Ovviamente, il triste destino è comune a tanti match caratterizzando un campionato che potrebbe essere godibile per la qualità del gioco e le discrete individualità espresse fino ad ora.

Invece no. Il virus fa male anche alla D e le ferite sono così profonde che viene da chiedersi, anche prendendo spunto dalle riflessioni di un saggio Nicola Natili, se sia giusto continuare: non é  da dimenticare che la partita contro lo Scandicci è stata rinviata per la positività, non di un calciatore, ma di sua moglie (dunque, un congiunto).

Sullo sfondo dati che fanno paura: oggi si registrano in Italia quasi 20.000 contagi. 

Forse, sospendere la contesa per poi riprenderla, sarebbe opportuno anche a beneficio di un torneo che rischia di perdere regolarità. 30 giorni? Fino a Natale? Le soluzioni vanno studiate anche perché, è bene non dimenticarlo, anche la D ha un suo valore economico e dietro a realtà calcistiche, più o meno grandi, ci sono investimenti, posti di lavoro, occasioni di sviluppo territoriale.

Il tutto per dire che una decisione serve. Il futuro, "Non così lontano", è adesso.

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