Nel centenario della nascita Firenze ricorda Piero Bigongiari

Convegno internazionale di Università di Firenze e Gabinetto Vieusseux. Dal 27 al 31 ottobre con il patrocinio di Comune e Regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 ottobre 2014 14:30
Nel centenario della nascita Firenze ricorda Piero Bigongiari

Firenze celebra i protagonisti dell’Ermetismo degli anni ’30. Cento anni fa, nel 1914, nascevano, infatti, Mario Luzi, Piero Bigongiari, Alessandro Parronchi e Vittorio Bodini. I quattro autori frequentarono tutti la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze e, insieme a critici come Carlo Bo e Oreste Macrì, dettero vita alla stagione dell’Ermetismo fiorentino.

L’Università di Firenze e il Gabinetto Vieusseux, con il patrocinio di Regione Toscana e Comune di Firenze, celebrano la ricorrenza dal 27 al 31 ottobre prossimi con il convegno internazionale di studi “L’Ermetismo e Firenze”, che vuole approfondire la conoscenza di una generazione di scrittori che ha assicurato a Firenze un posto di primo piano nella storia letteraria del Novecento.

Il convegno, che prevede ottanta contributi critici di studiosi italiani e stranieri, si apre lunedì 27 ottobre alle ore 9 nel Salone dei Cinquecento (Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria) con i saluti di Cristina Giachi, vicesindaco del Comune di Firenze e assessore all’università, Anna Nozzoli, prorettore alla didattica dell’Università di Firenze, Rita Svandrlik, direttore del Dipartimento di Lingue, letterature e studi interculturali dell’Ateneo fiorentino, Gloria Manghetti, direttore del Gabinetto Vieusseux, e Anna Dolfi, ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università di Firenze e organizzatrice dell’iniziativa. La prima giornata sarà dedicata al dibattito sull’Ermetismo e a un confronto tra i vari scrittori.

Approfondimenti

La sessione di martedì 28, ospitata nell’Aula magna dell’Università (Piazza S. Marco, 4), è dedicata, la mattina, all’analisi dei maestri, dei modelli e della fortuna di quella generazione, mentre nel pomeriggio è in programma un focus sulla poesia di Luzi. Nel cortile interno del Rettorato sarà allestita la mostra di Fiorella Ilario“Reportage. Dieci ritratti fotografici di Mario Luzi”, che rimarrà aperta fino al 31 ottobre dalle ore 9 alle 17. Nella sala antistante l’Aula Magna, invece, proiezione no stop di un documentario su Luzi realizzato da Marco Marchi.

A Luzi lettore, saggista e traduttore è dedicata la giornata di mercoledì 29 ottobre che si svolge al Gabinetto Vieusseux (Palazzo Strozzi, Sala Ferri – Piazza Strozzi) che prevede anche la proiezione del video-teatro “Ritratto di Mario con fiume” (regia di Federico Tiezzi, drammaturgia a cura di Giulia Tellini) e si chiude con una tavola rotonda sulle traduzioni del poeta fiorentino in Irlanda e un momento di letture a cura di Sandro Lombardi e Thomas McCarthy.

Sempre in Sala Ferri giovedì 30 ottobre sono previsti contributi su Piero Bigongiari e Alessandro Parronchi; il dibattito su Parronchi si chiuderà con la presentazione della bibliografia delle opere e della critica relativa all’autore uscita proprio in questi giorni. Sempre al Vieusseux venerdì 31 ottobre si terrà un approfondimento su Vittorio Bodini, l’autore salentino vicino al gruppo degli ermetici fiorentini, e su Vittorio Sereni, amico ed editore di molti di loro.

"La manifestazione, nata per iniziativa della sezione di Letterature moderne e comparate del Dipartimento di Lingue, letterature e studi interculturali dell’Ateneospiega Anna Dolfi – vuole segnalare il carattere fortemente generazionale di un movimento di intellettuali, ma anche di amici, che scelsero di studiare e di vivere gli anni fondamentali della loro formazione in una città come la Firenze di allora,che - sulla scia ancora del momento futurista- poteva vantare una forte concentrazione di riviste, di case editrici, di stimoli culturali. Questi autori, in un momento storico certo non felice per l’Italia, si distinsero per la profonda eticità e la straordinaria apertura culturale, per la praticata interazione tra le arti e la curiosità verso l’Europa, alla quale aderirono anche attraverso la pratica della traduzione, che fu per loro scelta politica oltre che letteraria”.

“Non è la prima volta che il Gabinetto Vieusseux dedica specifica attenzione all'Ermetismo – commenta Gloria Manghettiper questo abbiamo aderito con entusiasmo al progetto, sostenendolo sia sotto il profilo scientifico che organizzativo. Per il Vieusseux sarà anche un'occasione unica per rendere conto dello straordinario patrimonio conservato presso il nostro Archivio Contemporaneo ‘A. Bonsanti', dove, a breve, accanto alle carte di poeti quali Giuseppe Ungaretti, Carlo Betocchi, Giorgio Caproni, Pier Paolo Pasolini, giungerà, grazie alla Regione Toscana, il prezioso archivio privato di Mario Luzi”.

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