Negozi chiusi per Ferragosto: sciopero dei sindacati Filcams, Fisascat e Uiltucs

Livorno città record per deflazione, il commento del sindaco Filippo Nogarin

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 agosto 2014 17:02
Negozi chiusi per Ferragosto: sciopero dei sindacati Filcams, Fisascat e Uiltucs

I sindacati regionali Filcams, Fisascat e Uiltucs ribadiscono la contrarietà alle aperture dei negozi per le festività civili e religiose e hanno indetto uno sciopero per la giornata del 15 agosto con serrata dei negozi. "Le liberalizzazioni degli orari e delle aperture domenicali e festive attuate dal decreto “Salva Italia” - scrivono in un comunicato - non hanno portato nessun aumento dell’occupazione, nessun aumento dei consumi, ma hanno peggiorato lecondizioni di lavoro, aumentato la precarietà e l’assenza di ogni regolaminima di concertazione sulla programmazione delle aperture e degli orari dilavoro.Filcams, Fisascat e Uiltucs, riconfermano la necessità di modificare la Legge sulle liberalizzazioni e auspicano che la proposta di legge attualmente in discussione recepisca le richieste sindacali e arrivi all'approvazione in tempi brevi. Esprimiamo nuovamente la necessità di rimettere la materia delle aperturedomenicali e festive e delle aperture commerciali, alle competenze Regionali eComunali, attraverso il confronto fra le parti Sociali, demandando ai territori, previaconcertazione, la loro definizione, per un modello sostenibile del commercio, percittà più vivibili, all’insegna della cultura e non del solo consumo, per una maggiorecontrattazione in difesa dei più deboli, per la difesa dei valori civili e religiosi chequeste festività rappresentano, per questo PROCLAMANO LO SCIOPERO E L’ASTENSIONE DALLAVORO PER L’INTERA GIORNATA DEL 15 AGOSTOdemandando alle organizzazioni territoriali ed alle RSU/RSA le modalità di attuazione".“Guardo con attenzione ai dati Istat che, per il secondo mese consecutivo, assegnano alla nostra città un dato record di deflazione, passando dallo o, 5% del mese di giugno allo 0,7% del mese di luglio -afferma in un documento Filippo Nogarin, Sindaco di Livorno- Se ci si sofferma solamente a questo elemento di valutazione non può essere certo rassicurante che il trend dei consumi viaggi quasi in tutto il Paese sotto lo zero; ad un calo dei consumi si accompagna conseguentemente un calo della produzione innescando un’ulteriore spirale recessiva. Tuttavia non si può non tenere conto di quanto i livornesi abbiano una propensione, soprattutto nei momenti di difficoltà, a “mettere fieno in cascina”, risparmiando pure quando anche con il calo dei prezzi avrebbero la possibilità di potere spendere. Politicamente viene da domandarsi a quanto sia effettivamente servita la misura degli “80 euro”, e se la riduzione del carico fiscale, necessaria a recepire tali risorse, anziché configurarsi come uno stimolo per i consumi, in realtà abbia solo comportato minori trasferimenti verso gli enti locali, con inevitabili ricadute in termini di minori servizi ai cittadini, a partire da scuole e asili. Queste riflessioni non devono ovviamente rappresentare una scusa per il Sindaco e per la Giunta per non cercare di contribuire ad arginare questo fenomeno che rischia di generare ulteriore recessione. E’ fondamentale puntare verso una complessiva riduzione delle tariffe cittadine a favore del commercio, con il passaggio da Tosap a Cosap, puntando ad una tariffa puntuale di quella dei rifiuti che generi percorsi virtuosi anche dal punto di vista lavorativo (come la nascita di distretto del riciclo).

Nel programma è previsto un rilancio dell’offerta turistica livornese, misura che, accompagnata dalla complessiva riqualificazione cittadina, sappia valorizzare le ricchezze artistiche, culturali, enogastronomiche, ludico-sportive”.La difesa dell’occupazione, viste le molte vertenze, è sicuramente una condicio sine qua non perché questo fenomeno deflattivo non si acuisca ulteriormente, su questo versante il Comune di Livorno è impegnato con la nuova amministrazione. E’ chiaro che il rilancio economico produttivo generale della città rappresenta lo snodo su cui, come Comune, nell’ambito delle nostre competenze, focalizzeremo la nostra attenzione. Pur senza polemica mi sembra però che sia oggettivo rilevare come il dato di giugno e quello di luglio rilevino una specificità negativa della nostra città che evidentemente risente di anni politiche sbagliate".

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