"Ncc, in Toscana 5mila persone sul lastrico"

Dell'Artino, presidente di Azione Ncc: “Regione e Comune di Firenze ignorano le nostre proposte. Perché parlano con tutti tranne che con noi? Pronti a proteste clamorose”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 maggio 2020 14:26

Firenze, 8 maggio 2020 - “Siamo alla disperazione, alla canna del gas. Non c'è un altro modo per descrivere la situazione che stanno vivendo almeno 5mila persone in Toscana, tutti coloro che lavorano nelle attività di noleggio con conducente ad oggi completamente ferme a causa della mancanza di turisti. Abbiamo chiesto incontri e offerto collaborazione sia al Comune di Firenze che alla Regione Toscana: non ci hanno nemmeno presi in considerazione. Quindi siamo pronti a manifestazioni e proteste anche clamorose”.

Così Giorgio Dell'Artino, presidente di Azione NCC, sulla situazione drammatica che il comparto sta vivendo: dai dati relativi alla sospensione del pagamento dei premi assicurativi, si ricava che il 90% dei mezzi autorizzati ad operare in Toscana – circa 2.300 pari a quasi 5.000 lavoratori tra autisti e personale amministrativo – è fermo.

“Ci siamo proposti alle istituzioni per offrire supporto alla riorganizzazione del Tpl nella fase due. Abbiamo chiesto che, in subordine, si prendano provvedimenti analoghi a quelli assunti dalla Regione Piemonte che ha previsto un bonus di mille euro per tassisti e Ncc. Non si sono nemmeno degnati di darci una risposta – prosegue Dell'Artino -. La nostra categoria è stata completamente abbandonata sia dal Governo che dalle istituzioni regionali e locali. Il nostro codice Ateco, che è quello del Tpl, ci consentirebbe in teoria di lavorare ma il lavoro non c'è e la realtà è che migliaia di famiglie che contano sul noleggio con conducente come unica fonte di reddito sono sul lastrico”.

“Abbiamo chiesto ascolto, abbiamo offerto collaborazione e nessuno ci ha ascoltati. Perché parlano con tutti tranne che con noi? Alla ripresa del Turismo, saremo estinti e quindi non si porrà più il problema degli NCC senza lavoro ma di intere famiglie rovinate e almeno 5000 disoccupati che batteranno cassa alla Regione”, conclude il presidente di Azione NCC.

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