Nautica tra appalti, subappalti e costi ridotti: 18.000 addetti in Toscana

Nel settore della nautica, che conta oltre 18.000 addetti in Toscana, i problemi legati alle condizioni lavorative starebbero aggravandosi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2019 17:12
Nautica tra appalti, subappalti e costi ridotti: 18.000 addetti in Toscana

 Procede il confronto tra Regione Toscana, le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali riguardo il protocollo d’intesa per il settore della nautica. È stato presentato il documento prodotto da Navigo riguardo l’analisi ed il piano di sviluppo per il settore nautico, ma "non vi è ancora traccia su quali argomenti si può arrivare a definire una possibile intesa" commentano dalla Fiom Toscana.

Nel settore della nautica, che conta oltre 18.000 addetti in Toscana, i problemi legati alle condizioni lavorative starebbero ulteriormente aggravandosi, in un sistema fatto sempre più di appalti di subappalti e tendente a competere sulla riduzione del costo del lavoro.

Massimo Braccini, segretario generale Fiom Toscana commenta "Ci fa piacere che vi sia una importante manifestazione internazionale in Toscana, (ed in particolare a Viareggio) specifica sull’alta gamma degli yacht di lusso e che partecipino i più prestigiosi marchi al mondo, ma questo appuntamento deve essere anche occasione per un confronto chiaro sul come si producono queste lussuose imbarcazioni. Il futuro del settore si crea affrontando tutti i problemi a cui fino ad oggi non vi è stata risposta, e vanno affrontati senza timore.

Abbiamo interesse più noi di altri che il settore abbia prospettive di sviluppo di lungo periodo, crei ricchezza e occupazione. Ma abbiamo il dovere di mettere in evidenza che questo sviluppo è distorto, e che quindi rischia di essere effimero. Siamo disponibili a qualsiasi confronto in qualsiasi sede, ma non vogliamo essere valutati come i disturbatori della festa, (in particolare modo dall’Amministrazione di Viareggio) ma come quelli che vogliono contribuire a strutturare il settore nautico in Toscana affinché sia fondato sulla qualità delle imbarcazioni e la valorizzazione dei lavoratori.Sarebbe buona cosa se la Regione Toscana con l’occasione del salone nautico convocasse di nuovo un tavolo e si arrivasse a definire un protocollo d’intesa riguardo il modello di sviluppo, il sistema degli appalti, la mancanza di professionalità, le condizioni e la sicurezza nei luoghi di lavoro, ben sapendo che non esiste nessuna prospettiva se fondata sull’arretramento dei lavoratori".

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