Natale: Firenze nella top 10 dei regali sul web

Ecco l’andamento dei prezzi degli hotel. Ma nel 2016 si riducono i consumi in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2016 20:31
Natale: Firenze nella top 10 dei regali sul web

Firenze è la sesta fra le città italiane che fanno più regali di Natale sul web. È il risultato della ricerca dell'Osservatorio Tikato sulle tendenze dei clienti sul web. Anche l’Osservatorio Trivago analizza l’andamento dei prezzi hotel nelle principali mete regionali durante tutto l’arco dell’ anno, effettuando un confronto con l’andamento del 2015. Andando ad analizzare l’andamento dei prezzi hotel a Firenze si nota una leggera diminuzione (-3%) dei listini rispetto al 2015, soprattutto a maggio quando il calo è stato del -7%. Anche in questo caso le tariffe hanno toccato il loro picco annuale a giugno con un prezzo medio per camera doppia a notte di 162€.

Passando a Siena, si nota un totale equilibrio dei prezzi hotel nei due anni presi in considerazioni, con differenze soltanto di pochi auro a ribasso peri mesi da maggio ad ottobre. Sia nel 2015 che nel 2016 il mese più caro è stato settembre che nell’anno corrente ha fatto registrare tariffe medie di 107€. Situazione analoga anche ad Pisa con listini che si sono mantenuti equilibrati durante il corso dei due anni analizzati, e con luglio che nel 2016 è stato il mese più caro (96€). Chiude il quadro Lucca che fa registrare un decremento annuale del 5% e per il 2016 si attesta su una media di 92€ per camera doppia a notte. Il mese più caro dell’anno è stato luglio (117€) mentre quello che ha segnato la differenza maggiore con il 2015 è stato ottobre con una tariffa di 93€ ed un ribasso del -9%.

Ma il Natale 2016 forse porterà meno doni sotto l'Albero dei toscani. Lo prevede Confcommercio Toscana, che ha stilato un'indagine dei consumi natalizi nella regione. Si amplia infatti, rispetto allo scorso anno, la percentuale di operatori che stimano una contrazione delle vendite, con perdite fino al 10% soprattutto nel settore non alimentare: erano il 40% nel Natale 2015, ora sono circa il 60%. Il 36% pensa che sarà un Natale di tenuta, gli ottimisti che prevedono un aumento degli incassi sono solo il 4%. Ma la stima delle vendite in Toscana resta comunque migliore della media nazionale, secondo la Confcommercio: ogni famiglia toscana destinerà infatti ai regali un budget medio di 320 euro, superiore di venti euro alla media nazionale. Archiviate ormai da almeno 5 anni le lunghe liste regali da fare, per i quali si cominciava a guardarsi intorno già dalla fine di novembre, i toscani quest'anno si concentreranno su poche persone da gratificare: i bambini prima di tutto, poi se stessi, il partner e, in ultima istanza, gli altri familiari o gli amici più cari. Il metodo di pagamento più utilizzato è la carta di credito, anche per importi inferiori alle venti euro. L'età media del cliente che acquista regali è compresa fra i 35 e i 55 anni, anche se aumentano in negozio anche i giovani fra i 15 e i 25 anni, forse i più propensi a fare regali, sebbene di importo molto contenuto, ad una cerchia di persone più allargata. Tra i doni più gettonati ci sono i giocattoli per i più piccoli, poi libri, profumeria e gadget di tendenza per chi vuole spendere cifre contenute. In calo i prodotti di telefonia e informatica, che ormai fanno parte dei consumi abituali di tutto l'anno.

Per i regali di fascia più alta tornano in auge gioielli e orologi, oppure le esperienze, come viaggi o ingressi ai centri benessere. In generale, però, si assiste al ritorno del dono utile: qualcosa per la casa, un abito, un paio di scarpe, ma anche il classico cesto natalizio con i prodotti enogastronomici tipici, olio, vino e dolci artigianali su tutto, poi formaggi, salumi e pasta fresca. La spesa alimentare per i pranzi e le cene in famiglia dovrebbe confermarsi sui livelli dello scorso anno. Per quanto riguarda il fuori casa, secondo la Confcommercio i toscani che consumeranno il pranzo di Natale al ristorante saranno 350 mila, per una spesa media intorno alle 50 euro a persona.

470mila, invece, quelli che il 31 dicembre attenderanno lo scoccare della mezzanotte in un locale pubblico. Il tutto esaurito per San Silvestro potrebbe essere a portata di mano per molti locali: otto operatori su dieci si dichiarano ottimisti. E alcuni, per invogliare la clientela spaventata da prezzi troppo alti, continueranno a proporre menù a la carte anche nella notte più scintillante dell'anno.

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