Musica flamenca e tapas di stagione: al via i venerdì live a La Cova

In arrivo un nuovo menù con piatti ispirati alla stagionalità dei prodotti per esaltare i sapori delle varie regioni spagnole

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 ottobre 2019 16:07
Musica flamenca e tapas di stagione: al via i venerdì live a La Cova

Firenze, 3 ottobre 2019 – Musica e sapori di stagione, inizia così l’autunno a La Cova Tapas Bar, il ristorante spagnolo nel cuore del centro storico fiorentino, affacciato al 19 rosso dello Sdrucciolo de’ Pitti. Il 4 ottobre sarà il primo dei tanti venerdì dedicati al flamenco, con le performance degli artisti Luigi Cardigliano e Luca Imperatore, che con chitarra, voce e violino contribuiranno a ricostruire l’atmosfera andalusa. Un’altra sorpresa sarà il menù, in gran parte rinnovato nel solco della tradizione gastronomica spagnola, esaltando la stagionalità dei prodotti utilizzati.

Tra le tapas che entreranno in carta: il Solomillo de cerdo con membrillo, filettino di maiale servito con riduzione alla mela cotogna, le Croquetas de verduras con porri e funghi, il Bacalao a la miel, baccalà al forno con salsa aioli al miele, le Albondigas de berenjenas, polpette di melanzane con salsa di pomodoro e la Calabaza al horno con queso de cabra, zucca al forno tipica di Valencia con formaggio di capra.

La musica farà da compagnia tra una tapa e l’altra. Venerdì 4 ottobre, Luigi Cardigliano e Luca Imperatore, duo musicale nato nel 2000, presentano uno spettacolo che parte dal flamenco per spaziare tra le suggestioni sonore dell’area mediterranea e latina. Luigi Cardigliano sarà di nuovo protagonista delle serate dell’11 e del 18 ottobre insieme a Gabriele Savarese, mentre venerdì 25 ottobre, Savarese suonerà insieme a Daniel Chazarreta. Gli appuntamenti musicali proseguono fino al mese di marzo.

Sedendosi alla barra (bancone) del ristorante si può scegliere tra una varietà sempre diversa di pintxos, stuzzichini tipici dei Paesi Baschi che traggono il loro nome dallo stuzzicadenti da cui sono “infilzati”, e tapas: il menù viene infatti rinnovato circa ogni due mesi e arricchito di quattro o cinque nuove tapas così da seguire la stagionalità dei prodotti e creare un assortimento di ricette sempre nuove.

Oltre alle novità, nella carta de La Cova restano le proposte ormai diventate il fiore all’occhiello del Tapas Bar fiorentino, come la richiestissima Bomba de jamòn (crocchetta di patate e prosciutto serrano servita con una particolare salsa tipica delle Canarie), il Bacalao frito con ricetta originale de La Cova (baccalà panato con corn-flakes servito con salsa aioli), l’immancabile Tortilla del giorno (con ingredienti che variano a seconda delle stagioni ), il sorprendente Camembert Crujiente (con granella di mandorle, fritto e servito con confettura di lamponi) e le squisite Patatas Bravas (patata di montagna fritta servita con salsa aioli e Salsa Brava).

L’obiettivo del locale è quello di ricreare l’atmosfera festosa tipica dei tapas bar spagnoli. Lo stesso nome La Cova richiama una particolare zona, la Catalogna: significa “grotta” e si ispira alla stanza più riservata del locale, con soffitto a volta e pareti di pietra e mattoni, adatta a degustazioni ed eventi privati. Il ristorante, infatti, è un susseguirsi di ambienti diversi, ciascuno dotato di personalità ed evocativo di una delle varie anime della Spagna: solare, malinconica, seducente.

Ognuno è libero di scegliere in quale atmosfera mangiare un boccone o bere un cocktail personalizzato o un bicchiere di tinto de verano, sangria o vino originario della Rioja o della Ribera del Duero. Andalusia, Catalogna, Galizia, Castilla, la Mancha e Paesi Baschi trovano egual spazio sul menu e sono meta di costanti viaggi: i quattro titolari de La Cova, infatti, si recano diverse volte l’anno dall’altra parte del Mediterraneo a caccia di materie prime di eccellenza, ma anche di usanze, modi di dire e modalità di proporre il cibo rappresentative delle diverse regioni spagnole.

Anche vini, liquori e birre sono importati direttamente dai titolari e non senza complicazioni burocratiche. Ma con il risultato di poter offrire un prodotto di alta qualità e difficilmente reperibile in Italia, a prezzi contenuti.

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