Museo Casa di Dante, Cristina Manetti alla guida

La giornalista è la prima donna a ricoprire il prestigioso incarico: "La cultura non chiude ma trova sempre la maniera per arrivare a chi lo voglia"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2020 12:56
Museo Casa di Dante, Cristina Manetti alla guida
ph da Facebook

Cristina Manetti, giornalista professionista (ha lavorato tra l'altro come redattrice al Giornale della Toscana), portavoce del presidente toscano Eugenio Giani, è stata nominata quale presidente del Museo Casa di Dante. Cristina è la prima donna a ricoprire il prestigioso incarico. 

Sono onorata - scrive la neo presidente su Facebook - di poter guidare il museo che ha l'importante compito di mantenere viva la memoria di #Dante. La sua casa è la casa di tutti e adesso più che mai le porte saranno aperte, perché la cultura non chiude ma trova sempre la maniera per arrivare a chi lo voglia. Grazie a tutti i soci del Museo in modo particolare a Eugenio Giani Tullia Carlino, Angela Spiella, Alessandro Serrelli.

LA STORIA. Un po' di storia dell'istituzione fiorentina, tratta dal sito internet ufficiale. "L’istituzione a Firenze di un museo dedicato al Sommo Poeta fu, fin dal 1950, un obiettivo prioritario per l’Unione Fiorentina. Nel 1960, in previsione del settimo centenario dantesco, l’Unione Fiorentina (coerente ai suoi scopi di valorizzazione della città) chiese e ottenne di poter istituire un museo nella casa di Dante (i cui locali erano prima destinati ad uffici comunali). Gli spazi museali progettati e allestiti dall’Unione Fiorentina furono aperti al pubblico nel maggio 1965 grazie al contributo di alcuni Enti benemeriti: la Cassa di Risparmio di Firenze, l’Azienda del Turismo, l’Associazione Industriali, il Comune di Firenze e il Ministero della Pubblica Istruzione e di importanti personalità del mondo culturale tra cui l’insigne dantista prof. Francesco Mazzoni.

Lo scopo fondamentale della gestione del Museo Casa di Dante, inteso come luogo di memoria, è quello di diffondere la conoscenza della vita e delle opere di Dante ad un pubblico vasto ed eterogeneo.

L’apertura del museo fu garantita dalla collaborazione tra Comune di Firenze e Unione Fiorentina fino al 1990 anno in cui fu necessario chiudere la struttura per alcuni lavori di restauro. Grazie al solerte interessamento dell’allora presidente dell’Unione Fiorentina, sen. Luciano Bausi, il Museo riapriva nel maggio 1994 e il Comune di Firenze affidava all’Associazione gli oneri e gli onori della gestione esclusiva.

L’edificio è stato sottoposto ad un consolidamento strutturale e all’abbattimento delle barriere architettoniche a spese del Comune di Firenze, proprietario dell’immobile (2002/2005). Durante questi lavori , il materiale espositivo venne conservato in un deposito che fu distrutto da un incendio.

Si rese allora necessario progettare un nuovo museo seguendo i criteri della moderna museologia. L’attuale allestimento vuole infatti potenziare l’aspetto storico- didattico e ha il pregio di considerare il museo come un organismo in crescita e adattabile alle nuove esigenze di un pubblico sempre più attento all’opera dantesca.

La realizzazione di tutto ciò si è resa possibile grazie alle risorse dell’Unione Fiorentina e al fondamentale sostegno della Vivahotels – Fondazione Romualdo Del Bianco (che ha ideato la promozione Be Part of History with Dante) e dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

La sinergia tra Unione Fiorentina, Enti e privati ha così saputo rispondere alle reiterate richieste del pubblico con la riapertura del museo in data 27 settembre 2005". 

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