Multa Ataf a 13enne, SPC chiede più punti vendita dei biglietti

Il sistema biglietti dell’Ataf ha un cattivo funzionamento? Bundu e Palagi: "Un esempio sbagliato di applicazione delle regole"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 febbraio 2020 15:48
Multa Ataf a 13enne, SPC chiede più punti vendita dei biglietti

Ha fatto notizia in questi giorni la vicenda di una ragazzo che si è visto multare da Ataf perché sprovvisto di biglietto: nonostante abbia dimostrato al controllore di aver provato alcune volte ad inviare senza successo il messaggio sms previsto, nonostante abbia provato ad acquistare il biglietto sul veicolo e l’autista aveva finito la propria disponibilità. Una situazione a cui Ataf, interpellata da chi ha diffuso la notizia ha replicato sostenendo solo che in presenza di un passeggero in assenza di titolo di viaggio, qualunque potesse essere il motivo, non poteva che procedere con la multa.

Contesto che ricorda quanto accaduto alcuni giorni fa ad una signora con difficoltà motorie che, tra entrata e sistemazione sul bus (procedimenti lenti vista la specifica situazione) si era vista multare e, anche, trattata in malo modo per le sue insistenze relative ai tempi necessari alla sua condizione fisica ”usi i trasporti del servizio disabili”. In quest’ultimo caso la signora si è vista recapitare anche le scuse del Comune e l’apertura di una specifica indagine

"Abbiamo da tempo depositato una mozione per chiedere al Comune di sollecitare i gestori del trasporto pubblico locale a una maggiore diffusione dei punti vendita in cui reperire i biglietti. Il pagamento elettronico può essere comodo per parti importante dell'utenza, ma non può considerarsi sostitutivo di tutti gli altri canali". Così Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Consigliere e consigliera comunale di Sinistra Progetto Comune. "Infatti - proseguono -  è in uso anche la possibilità di ottenere il titolo di viaggio tramite SMS, seppure a un costo maggiore.

Sempre che funzioni. Perché capita di ritrovarsi sprovvisti del biglietto e avere la necessità però di salire sul mezzo pubblico, che è tra l'altro la soluzione migliore per il traffico e l'ambiente (come spesso ci ricorda la stessa Amministrazione). Anche a noi è capitato di ricevere un SMS di risposta con cui si comunica l'indisponibilità di quel canale. Le autiste e gli autisti spesso non hanno possibilità di vendere (seppure a prezzo maggiorato) dei biglietti che non hanno. Quindi la situazione che è capitata a quel ragazzo di 13 anni, di cui ha dato notizia anche la stampa, non è isolata.

Sale sull'autobus chiedendo il biglietto all'autista. Lui non lo ha. Si prova a mandare un messaggio col telefono ma la risposta non arriva. Nemmeno il tempo di scendere alla fermata successiva che arriva la multa. Il rispetto delle regole non deve mai avvenire con cieca applicazione, specialmente quando l'utenza non è messa in condizione di poterle rispettare agevolmente. La nostra mozione evidenziava il problema segnalato da edicole, bar e altri esercizi, per i quali tenere i biglietti del trasporto pubblico locale sarebbe solo un costo.

In questo inizio 2020 sono numerosi i casi in cui abbiamo assistito a fasce "fragili" della popolazione colpite dalle multe, anche perché la logica aziendale ci risulta essere quella di fare cassa il più possibile. A noi invece interessa impegnarci per un servizio garantito, fatto di sicurezze sociali per chi lavora e condizioni di tranquillità nel potersi muovere con i mezzi pubblici". 

In evidenza