Moschea: la destra invoca il referendum a Sesto Fiorentino

Grande soddisfazione per l'Anpi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2017 13:43
Moschea: la destra invoca il referendum a Sesto Fiorentino

Il coordinatore provinciale di Firenze di Forza Italia Giovani (F.I.G),Tommaso Gallicchio,in unione con il coordinatore F.I.G di Sesto Fiorentino,Samuele Gallorini,si oppone alla costruzione della moschea nell'area antistante il Polo scientifico di Sesto Fiorentino. Tale costruzione,poiché non sappiamo bene ancora con che fondi verrà finanziata,ci sembra fuori luogo nel contesto della provincia e soprattutto di Sesto Fiorentino, contraria al volere della popolazione sestese,come si può tranquillamente notare dalle reazioni scatenatesi sui social network. Il coordinamento provinciale F.I.G inoltre,in accordo con il coordinamento F.IG di Sesto Fiorentino,si impegna a chiedere al sindaco Lorenzo Falchi un referendum cittadino con il quale la popolazione,che è stata ignorata dal governo cittadino,possa esprimere la sua volontà.

"I musulmani vogliono costruire una moschea a Sesto fiorentino, o in qualunque altro luogo della Toscana? Allora noi vogliamo un Duomo a La Mecca. La tolleranza richiede reciprocità: come possono chiederci rispetto senza darcene?" Dichiarano congiuntamente il Segretario Provinciale della Lega Nord Alessandro Scipioni e quello cittadino Filippo La Grassa. "La stragrande maggioranza di paesi islamici,si rifiuta di riconoscere diritti anche minimi alle minoranze. Ed è proprio qui che diventa incomprensibile il comportamento del Partito Democratico che vede nella presenza di centinaia di migliaia di musulmani in Italia un'opportunità.

Quanto sono tolleranti le legislazioni dei paesi di cui stiamo parlando con gli omosessuali, che la sinistra dice difendere? Quanta parità è data alle donne? Noi siamo inconciliabili. Loro hanno una religione che permea tutte le fasi della vita pubblica e privata. Stato e religione non si dividono mai. Il singolo individuo per la visione coranica, non ha alcun valore .Una società laica per loro sarebbe inconcepibile, come sarebbe inconcepibile per noi un regime oscurantista e teocratico.

È oggettivamente impossibile che un musulmano coerente accetti la costituzione , i valori di uguaglianza e di libertà che sono in essa. Tra noi non può esserci coesistenza, o si vive separatamente o i valori di una parte prevarranno sull'altra. Il vero profeta su questo è stata una donna, una fiorentina, la Cassandra del nostro tempo Oriana Fallaci; con una visione lucidissima ma ignorata dagli ottusi amministratori nostrani, quando diceva che se non ci si oppone, se non ci si difende, se non si combatte, la Jihad vincerà.

E distruggerà il mondo che bene o male siamo riusciti a costruire, a cambiare, a migliorare, a rendere un po' più intelligente cioè meno bigotto o addirittura non bigotto.”

L'Anpi Toscana esprime invece grande soddisfazione per l'intesa storica sulla realizzazione della moschea a Sesto Fiorentino. L'accordo rappresenta un grande passo di civiltà per tutta la comunità fiorentina perché permette di risolvere un problema che stava diventando sempre più annoso col passare degli anni. Quello di dare alle persone di religione islamica un luogo di culto dignitoso dove pregare. Mai dimenticare, infatti, che la nostra Costituzione mette la libertà di religione tra i valori fondanti della Repubblica italiana.

L'Anpi Toscana ritiene molto positivo che ci sia stato l'accordo tra istituzioni e enti diversi: il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, l'Arcidiocesi di Firenze, l'Università di Firenze, l'Associazione per la Moschea di Firenze e tutta la comunità musulmana. Altrettanto positiva la modalità tramite la quale si è arrivati a questa soluzione: la realizzazione del luogo di culto islamico in un terreno venduto dalla Curia fiorentina alla comunità musulmana. Tanti elementi positivi in una soluzione che è sicuramente un bel passo avanti nella costruzione di una società multiculturale che punta sui valori dell'integrazione e rispettosa dei diritti costituzionali di tutti.

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